Si è tenuto a Catania il convegno
del consorzio Conlegno, consorzio Servizi Legno-sughero che da
25 anni tutela e promuove la biodiversità e il patrimonio
forestale. Tra gli interventi quello del segretario generale di
Conlegno, Sebastiano Cerullo, che ha evidenziato "l'importanza
della foresta italiana", sottolineando come "oltre il 36% del
territorio nazionale sia coperto da foreste". Attualmente la
superficie forestale nazionale ammonta complessivamente a circa
11 milioni di ettari, di cui l'82% è classificata come foresta e
il restante 18% come altre terre boschive. Un patrimonio
forestale che ha un ruolo cruciale nella regolazione delle
risorse idriche, nella protezione del suolo e nella mitigazione
del cambiamento climatico. Al convegno si è parlato anche di
sfide e opportunità del settore del commercio, case e strutture
di legno, pallet e imballaggi.
Cerullo ha osservato che "le foreste italiane sono gestite
in modo sostenibile, con pratiche che garantiscono la
biodiversità e supportano l'economia locale" e che "c'è un dato
incoraggiante: la crescita annua del volume delle foreste
italiane, stimata intorno ai 38 milioni di metri cubi, con una
media di circa 4.2 metri cubi a ettaro". Purtroppo, di questo
incremento vengono prelevati soltanto 14,4 milioni di mc.
L'aumento della superficie forestale non è però sufficiente ad
assicurare che le foreste forniscano beni e servizi in grado di
soddisfare le esigenze future rispettando i principi ispiratori
dello sviluppo sostenibile.
Rispondendo a una domanda sulla situazione degli incendi di
grandi dimensioni a Catania, Cerullo ha spiegato che "questi
fenomeni non hanno influenzato in modo significativo la capacità
di taglio delle foreste siciliane" che è "irrilevante ai fini
della produzione di legno da opera". "Può sembrare uno scherzo
- ha detto Cerullo - ma in Sicilia c'è una segheria che importa
tronchi dal Trentino per produrre imballaggi, pallet e pellet."
Cerullo ha anche parlato della situazione aggiornata delle
foreste siciliane, spiegando che, dopo "i grandi rimboschimenti
del dopoguerra, la foresta siciliana è oggi principalmente una
foresta di protezione e naturalistica" e che "questi
rimboschimenti hanno contribuito a creare un ambiente più
resiliente e a proteggere il territorio da fenomeni di degrado".
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