"Sono un cervello di rientro e
spero di diventare un esempio per altri ricercatori italiani che
sono all'estero, perché l'Italia e l'Europa hanno bisogno di
idee che vengono da fuori e l'oro di oggi è l'oro 'grigio' e
quindi spero che le molte esperienze che ho vissuto, avendo
avuto diverse vite, tra cui l'ultima esperienza negli Stati
Uniti, posano essere utili per portare idee e orizzonti nuovi ai
ragazzi e ai ricercatori italiani". Lo ha detto a Palermo la
virologa Ilaria Capua, dove in mattinata, nella scuola "Don
Bosco Ranchibile", ha ricevuto il diploma di 'socio onorario'
dal professore Adelfio Elio Cardinale, presidente della Società
italiana di storia della medicina, una delle associazioni
scientifico-culturali più antiche d'Italia.
Presenti anche il direttore dell'istituto salesiano don
Domenico Saraniti, il preside della scuola Nicola Filippone,
sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l'assessore regionale alla
salute Giovanna Volo. "Sono molto contenta di essere oggi al Don
Bosco Ranchibile - ha aggiunto - perché parlare ai ragazzi è uno
dei modi per creare generazioni più consapevoli. Sono loro la
nostra forza e cercherò di convincerli che il nuovo approccio
che dobbiamo avere sulla salute è quello di una salute circolare
nella quale si rispetta non solo la salute delle persone, ma
anche la salute del sistema nel quale viviamo, quindi la salute
degli altri animali, delle piante che rappresentano l'ottanta
per cento del cibo e perciò devono essere sane, così come gli
altri animali e l'ambiente devono essere sani". "Bisogna
muoversi - ha proseguito Ilaria Capua, senior fellow of Global
Health alla John Hopkins di Bologna e direttore emerito del 'One
Health Center of Excellence' dell'Università della Florida a
Gainesville - verso un sistema che miri ad avere aria, acqua,
terra e fuoco in equilibrio per una salute del sistema che ci
porti in un futuro più sostenibile".
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