"Credo che la mafia sia ancora
presente nella società. Ma ci sono anche altre forme di violenza
e prepotenza. Per esempio il bullismo di molti ragazzi". A
parlare è Glenda Gentile, ha 13 anni e frequenta la terza media
nella scuola Crispi di Ribera. È davanti al palco allestito
davanti all'aula bunker di Palermo. Il suo professore Giacinto
Campisi, docente di musica, racconta del progetto di legalità
portato avanti dalla scuola negli ultimi mesi. "Siamo qui con
quattro classi - dice Campisi - una sessantina di ragazzi e
ragazze, perchè riteniamo che questa giornata sia il compimento
di un percorso educativo fatto di lavori di ricerca nelle
classi e testimonianze video". Pietro Fischietti, originario di
Corleone, da dieci anni vive e insegna Lettere a Crema. Ha
portato a Palermo 19 fra ragazzi e ragazze dell'istituto
professionale tecnico Sraffa in rappresentanza di mille
studenti. "La scuola ha vinto un premio della Fondazione Falcone
per un video sulle scorte che ha chiuso un progetto dal titolo
"Vie e volti della legalità". "Oggi anche in Lombardia c'è la
consapevolezza della presenza delle mafie aggiunge Fischietti -
molti Comuni sono stati sciolti, soprattutto per le
infiltrazioni della 'ndrangheta". "Nella nostra scuola a Crema
abbiamo piantato l'albero dell'antimafia - dice Valentina
Barbieri, di 19 anni, ultimo anno di corso all'istituto Sraffa -
ricordiamo così Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nei giorni
scorsi abbiamo partecipato a Milano a una manifestazione
organizzata da Libera. La mafia è presente al Nord come al Sud.
La mia impressione è che in Lombardia sia più nascosta".
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