"Siamo scesi in piazza con lo
sciopero insieme alla Uil a dicembre proprio perché la legge di
bilancio che è stata fatta non solo taglia a chi sta peggio, ma
non sta venendo fuori quell'azione di sviluppo e di investimento
che deve essere fatta nel Mezzogiorno perché quello che sta
succedendo è un ulteriore peggioramento un ulteriore
allontanamento rispetto al resto del Paese". Lo afferma il
segretario della Cgil Maurizio Landini partecipando all'Arsenale
a Messina all'ottavo congresso provinciale della Camera del
lavoro. "Allo stato attuale - aggiunge Landini - consideriamo
necessario un cambiamento molto forte, bisogna fare una vera
riforma fiscale, bisogna andare a prendere i soldi dove sono e
andare a combattere la precarietà e creare lavoro vero che
permetta alle persone di vivere dignitosamente soprattutto e
permetta ai giovani del Mezzogiorno di non dover lasciare il
nostro Paese, ma di rimanere qui per utilizzare la loro
intelligenza".
"Penso che ci sono delle altre priorità quando in Sicilia ci
metto più tempo da Palermo ad arrivare a Catania in treno
piuttosto che da Torino ad arrivare a Napoli. Credo che ci siano
delle emergenze e delle priorità che vengono prima del Ponte
dello Stretto e che dall'altra parte serva avere un'idea precisa
di sostenibilità ambientale di quello che noi vogliamo
costruire", ha affermato. "In questo senso - ha aggiunto -
penso che ci sia bisogno anche di investimenti che rafforzino
anche le attività industriali e che rafforzino anche la storia,
la cultura di questi territori. L'Italia è nel Mediterraneo,
potrebbe essere in realtà il centro logistico, turistico,
culturale del Mediterraneo".
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