All'Ars è andato in scena il "voto
controllato e segnato" per l'elezione degli uffici di presidenza
delle commissioni parlamentari. E' stata questa la strategia
scelta dalla maggioranza, pare con la compiacenza anche di
qualcuno delle opposizioni, per scongiurare sorprese. Per
evitare i "franchi tiratori", ogni componente di commissione
avrebbe avuto assegnata la modalità di voto: e così c'è chi ha
votato scrivendo prima il nome e il cognome del candidato
presidente prescelto, chi prima il cognome e poi il nome, chi il
nome puntato con l'iniziale e il cognome per esteso e così via.
"Un modo per evitare scivoloni", ammette un parlamentare
conversando con con l'ANSA. La strategia è servita. Nessuna
sorpresa, tutto per la maggioranza è filato liscio. In ogni
commissione è stato eletto il presidente secondo le previsioni.
"Purtroppo è la conferma di un clima non proprio idilliaco",
sussurra un altro deputato del centrodestra.
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