"La ragione per cui siamo qui è
principalmente per ricordare chi ha perso la vita nel tragico
naufragio, ma anche per dare un momento di conforto e ritrovo
per le famiglie dei naufraghi e degli stessi sopravvissuti.
Anche adesso che siamo qui, ci sono tante, tantissime, persone
che sono in attesa di partire dalla Libia e che ogni giorno
rischiano la vita". E' iniziato, con queste parole, pronunciate
da uno dei sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre, l'incontro
con gli oltre 300 studenti che si sta svolgendo nel cortile
dell'istituto omnicomprensivo Pirandello di Lampedusa.
"Non è solo una persona che vogliamo ringraziare, ma tutta
Lampedusa che ci ha salvato la vita e aiutato. Ringraziamo,
oggi, a distanza di 9 anni, Vito e Costantino che ci hanno
tirato via dal mare, ma soprattutto Lampedusa che ci ha dato la
possibilità di una seconda vita", ha aggiunto un altro dei
sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre 2013.
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