Sicilia e Puglia sono le due
regioni in Italia dove sono concentrate oltre il 70 per cento di
nuovi progetti sulle fonti rinnovabili, solare ed eolico. Il
dato emerge dal rapporto R.E.gions2030, a cura di Elemens e
Public Affairs Advisor, che nasce per monitorare in continuo i
processi di sviluppo delle fonti rinnovabili nelle regioni
italiane, approfondendo e comparando le normative e i contesti
territoriali, la fluidità e l'efficacia dei processi
autorizzativi, nonché l'imprescindibile contributo che le
regioni stesse devono offrire al raggiungimento degli obiettivi
di decarbonizzazione al 2030.
Il rapporto contiene le schede di valutazione per ciascuna
regione italiana.
Sono cinque gli indicatori su cui è stata
effettuata una valutazione complessiva, regione per regione: la
performance sui target al 2020 (quindi efficienza sul passato);
l'esistenza o meno di una pianificazione regionale sull'energia
(Pear) al 2030; l'attrattività del territorio, anche in termini
di istanze di autorizzazione presentate; la permitting
performance regionale nel periodo 2017-2021, ovvero la fluidità
amministrativa e il contesto normativo regionale; il business
environment regionale. Particolarmente interessante, sul piano
della performance, è proprio la Sicilia, che sebbene interessata
da un numero significativo di istanze, presenta un buon numero
assoluto di autorizzazioni uniche rilasciate: un dato che la
distingue dalla Puglia, ove le autorizzazioni, negli ultimi
anni, sono state pressoché ferme.
Per quanto riguarda
l'attrattività del territorio - che valuta quanto ciascuna
regione sia stata in grado di attrarre sviluppo, indicatore
correlato alla presenza della risorsa sole - vento, colpisce il
livello di concentrazione di interesse degli operatori del
solare per Puglia e Sicilia: oltre il 70% delle richieste di
nuovi progetti, infatti, ricade nelle due regioni, aggiungendo
un ulteriore livello di complessità alla gestione dei processi
autorizzativi.
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