Il contributo di Riso Museo
regionale d'arte moderna e contemporanea, diretto da Maddalena
De Luca, al 398° Festino di Santa Rosalia, passa per le
installazioni d'arte. E usa un mezzo veloce e fruibile dal
pubblico come il front del Museo, le vetrine sul Cassaro del
CoopCulture Bookstore, dove fino al 30 luglio palermitani e
turisti potranno scoprire i modellini del carri trionfali del
passato, scelti tra quelli firmati da grandi artisti, anche
presenti nelle collezioni del Museo - Jannis Kounellis (2007),
Gaetano Zingales (2008) e Marcello Chiarenza (2009) - , in
dialogo con la maquette in scala del Carro di quest'anno,
firmato da Fabrizio Lupo e con due raffigurazioni della santa,
un busto in vetroresina, pittura a olio e foglia d'argento, e
una statua in Pla, pittura a olio e foglia. Inoltre, un collage
di stoffe gioiose e colorate di Tania Giordano per il balcone
sul Cassaro e un video realizzato da Settimana delle Culture, a
cura di Giacomo Fanale, che ripercorre la storia del Carro
Trionfale.
I Carri trionfali sono stati realizzati negli anni in cui
Alfio Scuderi ha firmato la direzione artistica, caratterizzata
da un dialogo intenso tra devozione e fede, tradizione e
innovazione, antico e moderno. Particolarmente significativo per
il Museo è il modello del 2007 per il 383° Festino, "Rosalia,
rosa lucente, lucente rosa" ideato da Jannis Kounellis, autore
di una delle più significative opere della collezione permanente
del Riso, "Senza titolo", 1993 - 2008, la teoria di armadi
appesi al soffitto, alcuni con gli specchi, altri con le ante
aperte. Kounellis nel 2007 realizza un carro con la vela
rilucente di cristalli Swarovski, che riprende le linee della
"muciara" dei "tonnaroti" di Favignana. Il Carro trionfale
ideato da Marcello Chiarenza, nel 2008, "La Santuzza, Rosalia,
rosa oltre le spine" è una imbarcazione sormontata da una
montagna di innumerevoli, piccole rose rosse, simbolo di Monte
Pellegrino sulla cui sommità svetta la statua della Santuzza; il
carro disegnato da Gaetano Zingales nel 2009, "Rosalia, rosa
tra le rose, donna tra le donne", è invece dedicato al
Mediterraneo e ai migranti che non riescono a raggiungere la
riva.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA