(ANSA) - MARSALA, 29 GIU - Sono state oltre 21 milioni le
bottiglie di vino Grillo Sicilia Doc prodotte da varie aziende
dell'isola con le uve della vendemmia 2021, il 26 % in più
rispetto all'anno precedente (16.707.274).
"I risultati complessivi del Grillo nel 2021 - commenta
Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini Doc Sicilia - sono
più che soddisfacenti. Il Grillo si distingue tra le oltre 70
varietà autoctone della nostra regione e si distingue
sicuramente tra i vitigni che hanno conosciuto maggiore crescita
negli ultimi anni, in virtù di caratteristiche qualitative e di
versatilità uniche: per profumi, struttura e vivacità. Sia sui
mercati nazionali, che su quelli internazionali, possiamo
definirlo un vero e proprio caso di successo".
Con quasi 98 mila ettari, rileva una nota del Consorzio, "il
vigneto siciliano è il più grande d'Italia, in Europa ha la
stessa estensione del vigneto tedesco e nel mondo misura tre
volte il vigneto della Nuova Zelanda, superando addirittura
quello sudafricano. Oggi la Sicilia è la prima regione in Italia
per superficie vitata in biologico. Da sempre, la Sicilia
rappresenta il crocevia tra Europa, Africa e Medio Oriente: ogni
bottiglia offre un'esperienza globale, figlia anche di una
eterogeneità territoriale che non esiste altrove, in grado di
evocare un ricco mosaico di cultura, natura e sapori". Studi
scientifici hanno dimostrato che il Grillo, uva tipica
siciliana, è il risultato di un incrocio tra Catarratto bianco e
Zibibboo Moscato di Alessandria. L'origine di questo vitigno
sembra debba essere attribuita al barone Antonio Mendola, che
nella seconda metà dell'800 ha realizzato numerosi incroci tra i
"genitori" del Grillo, ottenendo il Moscato Cerletti e il
Catarratto Cerletti. (ANSA).
Vino: Consorzio Doc Sicilia, 26% bottiglie Grillo in più
Antonio Rallo, risultati ultima vendemmia più che soddisfacenti
