(ANSA) - PALERMO, 10 GIU - "Sono militare da 24 anni, ho
giurato fedeltà alla Patria. Con la mafia e con mio padre non ho
rapporti. Questo clamore m'ha sorpreso, ma sono assolutamente
sereno e vado avanti con l'ambizione di cambiare il mio
quartiere. Lagalla mi attacca? Forse non ha fatto il militare,
altrimenti saprebbe quali sono i valori per chi indossa la
divisa". Così Nicola Piraino, figlio di Biagio arrestato due
anni fa con l'accusa di gestire gli affari del boss mafioso
della Noce, a Palermo, e finito al centro delle polemiche
sollevate da Antonio Tajani e Roberto Lagalla perché candidato
nella lista 'Progetto Palermo' di Franco Miceli.Piraino racconta
di avere lasciato Palermo quando aveva vent'anni, per arruolarsi
nell'Esercito.
"Ho vissuto una infanzia tranquilla, non frequentavo molto il
mio quartiere di Cruillas perché fin da piccolo facevo ciclismo
ed ero spesso in giro per la Sicilia con le squadre. Come
militare ho fatto servizio in varie città, missioni in Iraq, in
Kossovo e per diversi aiuti umanitari - dice - Ho la coscienza
pulita, non ho rapporti con la mia famiglia d'origine: quando
vivevo a Bologna vedevo i miei genitori una volta al mese vivo
per la divisa, per mia moglie e mio figlio di dieci anni". Sei
anni fa è rientrato a Palermo per un problema di salute della
suocera. "Faccio servizio nella caserma Scianna" aggiunge,
(ANSA).
Figlio mafioso, sono militare non ho rapporti con mio padre
Candidato Piraino, Lagalla forse non conosce valori divisa
