(ANSA) - PALERMO, 08 GIU - Gli investigatori hanno perquisito
l'abitazione e gli uffici del costruttore Agostino Sansone,
arrestato oggi insieme al suo collaboratore Manlio Porretto, e a
Pietro Polizzi, candidato di Forza Italia al Consiglio Comunale
di Palermo, impiegato di Riscossione. Sicilia. Sono accusati di
scambio elettorale politico-mafioso. L'inchiesta è coordinata
dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Scaletta e Antoci.
La perquisizione ha riguardato alcuni immobili che si trovano
nel complesso residenziale di Via Bernini, lo stesso in cui i
Sansone, storici alleati dei boss corleonesi, ospitarono Totò
Riina prima dell'arresto.
Il covo dal quale, il 15 gennaio del 1993, il padrino uscì prima
di finire in manette è stato al centro di misteri e di un lungo
processo agli ex carabinieri del Ros che catturarono Riina. I
militari, imputati di favoreggiamento, furono però poi assolti.
La sorveglianza della villa da parte del Ros, inspiegabilmente,
dopo pochi giorni dall'arresto di Riina venne interrotta e
l'edificio fu ripulito dagli uomini di Cosa nostra che, come
raccontano i pentiti, avrebbero perfino imbiancato le pareti
facendo sparire ogni traccia della presenza del boss e della sua
famiglia.
Agostino Sansone è fratello di Gaetano e Giuseppe. Noti
costruttori con la passione per la politica, erano gli
imprenditori di riferimento di Riina nel campo dell'edilizia.
Proprietari di un patrimonio enorme, solo in parte confiscato,
negli anni sono stati arrestati per mafia. Agostino ha scontato
una condanna per associazione mafiosa. (ANSA).
Mafia: voto scambio, perquisita casa Sansone in Via Bernini
Il complesso residenziale dove fu catturato Riina
