"Settantasei anni fa, quando
Umberto II di Savoia emanava lo Statuto speciale, la Sicilia era
stremata dalla crisi economica e dalle distruzioni della guerra.
Il dramma di quest'ultimi mesi, con l'eroica tenacia del popolo
ucraino, vittima dell'aggressione russa ci riporta ai sentimenti
provati allora dai nostri padri. Nel Dopoguerra, lo spirito di
rivalsa di quella stagione ebbe in Sicilia nell'Autonomia il suo
frutto più bello, nato dal confronto tra tutte le forze
politiche e sociali e da uno straordinario impegno corale per il
riscatto del popolo siciliano". Lo ha detto il presidente della
Regione Nello Musumeci, in occasione della celebrazioni
organizzate a Palazzo Orleans per il 76° anniversario
dell'Autonomia.
"Il successivo mancato coordinamento dello Statuto siciliano
con la nuova Costituzione repubblicana (successiva perché del
dicembre del 1947) - ha aggiunto - ha di fatto impedito la piena
attuazione dell'autonomia regionale. Le spinte statali di un
neocentralismo, da un lato, e l'acquiescenza se non l'ascarismo
di alcune classi dirigenti politiche siciliane, dall'altro lato,
hanno vanificato ogni possibile sussulto di orgoglio,
condannando la Sicilia al suo eterno ruolo di regione marginale
e periferica, dell'Italia e dell'Europa».
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