Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Estorsioni: feste gratis in bar-ristorante,un arresto dei Cc

Estorsioni: feste gratis in bar-ristorante,un arresto dei Cc

Nel Catanese. 'Regalie costose' da esercente rifiuta 'pizzo'

RIPOSTO, 06 maggio 2022, 08:59

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Avrebbe chiesto il 'pizzo' al titolare di un bar-ristorante di Riposto dieci giorni dopo l'apertura del locale, ottenendo per quieto vivere non una tangente mensile ma 'regalie forzate'. E' l'accusa contestata dalla Procura distrettuale di Catania a un 34enne che è stato arrestato da carabinieri per estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'indagato, nel settembre del 2020, era stato coinvolto nell'inchiesta 'Iddu' che sfociò nell'emissione da parte del Gip di 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di presunti appartenenti al gruppo di Riposto della 'famiglia' di Cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano. E' in quel contesto che, ricostruisce la Procura, il 34enne avrebbe "avvicinato" l'esercente nel suo locale avanzando la richiesta di una tangente di 250 euro al mese, come 'contributo destinato al supporto delle famiglie dei detenuti'. L'esercente si rifiutò di pagare, ma per "quieto vivere", conoscendo la caratura criminale del suo estortore, accettò di cedere merci al 34enne o a suoi emissari e a realizzare banchetti nel proprio locale in occasione del compleanno della moglie dell'indagato o per festeggiamenti di suoi amici, ad un prezzo imposto e, comunque, versato e soltanto in parte o per nulla.
    L'esosità delle "regalie forzate" avrebbe spinto la vittima a confidare al suo estortore che, forse, avrebbe complessivamente risparmiato sulla somma iniziale del "pizzo" che comunque si rifiutò ancora di pagare, e che, contesta la Procura, fu nuovamente, anche se velatamente, richiesto da un familiare del 34enne. Nell'inchiesta è confluita anche attività tecnica d'intercettazione eseguita dai carabinieri che hanno indagato.
    Il 34enne, dopo l'arresto, è stato condotto nel carcere catanese di Bicocca.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza