(ANSA) - TERMINI IMERESE, 04 MAG - Per 38 anni avrebbe
simulato una grave disabilità mentale beneficiando, dal dicembre
1983, di un trattamento pensionistico di invalidità civile,
integrato dall'indennità di accompagnamento da 800 euro al mese.
E' l'accusa contestato a una 67enne alla quale sono stati
sequestrati beni per 205 mila euro. Il provvedimento è stato
emesso dal Gip di Termini Imerese ed eseguito dalla guardia di
finanza del comando provinciale di Palermo. La donna è indagata
truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni
pubbliche.
Secondo le indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria
delle Fiamme gialle l'indagata avrebbe simulato la grave
infermità mentale, ma in realtà "sarebbe autonoma nel suo vivere
quotidiano, in grado di provvedere ai propri bisogni senza alcun
aiuto".
"Nel corso delle indagini - ricostruisce la Guardia di finanza
- l'indagata è stata osservata mentre era intenta a fare la
spesa al mercato rionale, interagendo normalmente con avventori
e commercianti e, inoltre, le foto estrapolate dal suo profilo
social la ritrarrebbero in atteggiamenti verosimilmente
incompatibili con la patologia certificata: in una immagine, ad
esempio, l'indagata sarebbe ritratta mentre compie attività
ludico motoria, nonostante sia stata riconosciuta non
rispondente a stimoli esterni".
"Sulla base degli elementi acquisiti, la donna nel corso degli
accertamenti sanitari all'epoca svolti, sarebbe riuscita ad
ingannare la commissione medica - è l'accusa contestata dalla
Procura di Termini Imerese - risultando affetta da una grave
patologia, diagnosi successivamente confermata nel 2010 che le
ha garantito la corresponsione di un trattamento pensionistico
di oltre 800 euro mensili".
Il Gip del Tribunale di Termini Imerese ha emesso un
provvedimento di sequestro cautelare di disponibilità
finanziarie per complessivi 205.559,57 euro, pari alle somme che
nel tempo, secondo l'accusa, sarebbero state indebitamente
percepite dall'indagata. (ANSA).
Falsa invalida da 38 anni, Gdf le sequestra 205 mila euro
Indagini a Palermo, tradita anche da foto su social network
