(ANSA) - GELA, 04 MAG - La Procura di Gela ha chiesto il
rinvio a giudizio per omicidio colposo aggravato, incendio e
lesioni gravi di un venditore ambulante di 48 anni per
l'esplosione del 5 giugno 2019 al mercato settimanale di via
Madonna del Rosario in cui morirono due persone e altre 13
rimasero ferite. Chiesto il processo anche della persona
giuridica Sicilipetroli Srl, ma per illecito amministrativo. Sul
caso hanno indagato i poliziotti del commissariato che hanno
evidenziato anche violazioni, punibili con contravvenzioni, di
norme relative alla sicurezza dei lavoratori e salubrità dei
luoghi di lavoro.
Secondo la tesi dell'accusa, l'esplosione fu causata da
"negligenza e imprudenza nella conduzione dell'impresa
individuale ed in considerazione di innumerevoli violazioni di
leggi e regolamenti". Alla deflagrazione seguì l'incendio di un
furgone, di alcune auto e di strutture per il commercio
ambulante.
In particolare, ha ricostruito la Procura, "l'ambulante, in
concorso con personale della stazione di carburanti Sicilpetroli
Srl" avrebbe "effettuato il rifornimento di alcune bombole di
gas Gpl in spregio del divieto di riempirle con quello per
autotrazione" e facendolo, comunque, "oltre il previsto limite
massimo dell'80% della capienza, circostanza questa - contesta
l'accusa - che ha favorito il verificarsi della violenta
esplosione". (ANSA).
Due morti in esplosione bombole gas, Pm Gela chiede processo
Ambulante accusato di omicidio colposo, incendio e lesioni
