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Mostre: 'L'Italia s'è Vespa' nella Cattedrale di Caltagirone

Mostre: 'L'Italia s'è Vespa' nella Cattedrale di Caltagirone

Esposta fino al 28/5, opera iconica contro barbarie guerra

CALTAGIRONE, 23 aprile 2022, 10:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'opera 'L'Italia s'è Vespa' dell'artista Giacomo Lombardo, uno storico scooter contro la barbarie della guerra, è esposta da oggi al 28 maggio nel Coretto della Cattedrale San Giuliano di Caltagirone.
    Nel 2015, nell'officina Annaloro di Caltagirone, venne portata una vecchia vespa, una Vbb2, con un telaio oramai irrecuperabile, ma non tanto da non poterne fare qualcos'altro.
    Il vederla fece scoccare nella mente di Giacomo Lombardo una scintilla, la possibilità di concretizzare in qualcosa di assolutamente originale le sue due grandi passioni, quella per la vespa e quella per la realizzazione di presepi secondo l'antica tradizione calatina. Dopo un paio di anni di riflessioni e di accurata ricerca, venne fuori la rappresentazione di un periodo della storia italiana che va dal 1938 al 1960, dall'anno della promulgazione delle leggi razziali fasciste alla ripresa economica del dopoguerra che trova nella vespa della Piaggio e nella sua diffusione un'immagine iconica.
    Utilizzando materiali poveri e rottami (tutti elementi Piaggio) e diciotto figurine in terracotta create per l'occasione da Salvatore Crisalfi, nella prima fiancata dello scooter, Giacomo Lombardo ricrea l'Italia devastata dalle barbarie della Seconda Guerra Mondiale con la negazione dei diritti fondamentali di uomini, donne e bambini esercitata dall'ideologia e dalla violenza fascista e nazista. Nella seconda ci sono i primi passi di quella ricostruzione che porterà al boom economico e alla trasformazione dell'Italia da Paese a vocazione prevalentemente agricola a Paese a forte sviluppo industriale.
    Su questo sfondo, 'filo rosso' è la vicenda della Piaggio che si trasforma da fabbrica di armi a fabbrica di veicoli a due ruote, tra i quali appunto la Vespa che entra nell'immaginario collettivo come simbolo di fiducia nel futuro (come la presenza in capolavori del cinema, quali Vacanze romane di W. Wyler, La dolce vita di Fellini e Caro diario di Moretti).
    L'opera fu esposta per la prima volta il 10 dicembre 2018 a Villa Niscemi in occasione della presentazione del calendario di Vittinavespa, una delle iniziative collegate alla programmazione di Palermo Capitale della Cultura.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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