(ANSA) - PALERMO, 23 APR - Si insedia oggi ufficialmente il
nuovo procuratore generale di Palermo Lia Sava, proveniente da
Caltanissetta, che si è occupata prima come procuratore aggiunto
e poi come Pg di numerose e delicate inchieste, comprese quelle
sulle stragi mafiose del '92 che costarono la vita a Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino. Un insediamento che avviene proprio
alla vigilia dell'anniversario dei trent'anni da quegli
attentati che segnarono il punto più alto dell'attacco di Cosa
Nostra allo Stato.
"Il filo rosso della mia esperienza professionale è segnato
dalle stragi" afferma la Sava in un'intervista al Giornale di
Sicilia in cui traccia un bilancio dei suoi 10 anni a
Caltanissetta. "Se non ci fossero state le stragi - spiega -
sarei rimasta a Roma a fare il giudice civile, ci stavo bene.
Invece ho sentito il boato delle stragi pure dentro di me. Non
si poteva rimanere inerti".
Il magistrato ribadisce nell'intervista quanto ha avuto modo
di affermare più volte: "Non smetteremo di cercare la verità
sulle stragi fino in fondo, fino alla fine". La stessa frase
pronunciata durante la requisitoria del processo d'appello sulla
strage di Capaci. "Riuscire ad annodare tutti i fili - spiega il
procuratore - è un'operazione complessa siamo arrivati ad un
punto che sono le sentenze definitive. Di fronte ai tasselli che
mancano, noi abbiamo ancora da assolvere a quell'obbligo morale
che abbiamo assunto, nel momento in cui abbiamo detto che la
ricerca della verità va completata. Le indagini continuano. In
sinergia tra la procura di Caltanissetta, Firenze, la procura di
Reggio Calabria, la procura di Palermo e la direzione nazionale
antimafia. Sono anche relativamente ottimista il tempo da un
lato toglie delle cose ma dall'altro ci da delle prospettive in
più". (ANSA).
Mafia: Lia Sava,sulle stragi continuiamo a cercare la verità
Si insedia oggi a Palermo il nuovo Procuratore Generale
