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Consumi: in Sicilia cresce del 16,4% spesa per beni durevoli

Consumi: in Sicilia cresce del 16,4% spesa per beni durevoli

Auto nuove, elettrodomestici e telefonia i settori trainanti

PALERMO, 22 aprile 2022, 09:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La spesa in beni durevoli delle famiglie siciliane nel 2021 è cresciuta del 16,4% rispetto all'anno precedente, più della media nazionale (+13,6%) e del Mezzogiorno (+16,1%): 4 miliardi e 162 milioni di euro, cioè una media di 2.101 euro, 628 euro in meno rispetto alla media nazionale.
    Il dato è contenuto nel report dell'Osservatorio dei consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. La Sicilia si colloca in terzultima posizione nella classifica italiana, alle spalle di Calabria e Campania.
    Il primato regionale spetta a Catania che, con 2.279 euro per famiglia, occupa il 78° posto fra le province italiane, seguita da Siracusa (2.189 euro, 79°) e Palermo (2.139 euro, 83°). Più in basso troviamo Trapani (2.064 euro), Messina (2.035) e Ragusa (2.017); sotto i 2.000 euro e in fondo alla classifica nazionale Caltanissetta (1.936), Agrigento (1.891) ed Enna (1.818), rispettivamente 103°, 104° e 106°.
    L'analisi delle province siciliane evidenzia che Enna (+18,4%), Catania (+17,6%), Trapani (+17,2%) e Agrigento (+17%) sono le province dove la spesa per i beni durevoli cresce al di sopra della media regionale, mentre a Messina (+16,2%), Palermo (+16,1%), Caltanissetta (+14,9%), Siracusa (+14,8%) e Ragusa (+14,3%) si registra un'espansione dei consumi inferiore al dato siciliano.
    "Nella mobilità, spiccano le performance delle auto nuove, con un incremento oltre il doppio del dato italiano (+14,8% contro +6,5%), e dei motoveicoli (+35,1% contro +23,6%), mentre crescono meno velocemente le auto usate (+11,9% contro +12,7%) - commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell'Osservatorio - Fra i beni per la casa, elettrodomestici (+19,7% contro +16,7%) e telefonia (+18,2% contro +9,3%) mostrano le dinamiche più vivaci; Tv e Hi-fi (+36% contro +40,6%), mobili (+18,6% contro +19,8%) e information technology (+0,3% contro +3,6%) registrano invece un incremento più debole".
   

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