Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Proteste e polemiche per nuovo potente telescopio in Sicilia

Proteste e polemiche per nuovo potente telescopio in Sicilia

Ambientalisti contrati. Imbrattati cartelli parco Madonie

PALERMO, 19 aprile 2022, 18:11

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La scelta di un monte delle Madonie per collocare un nuovo potente telescopio puntato sugli asteroidi pericolosi sta suscitando le proteste degli ambientalisti e code polemiche accompagnate da piccoli gesti vandalici. Al centro del caso è il telescopio FlyEye, "occhio di mosca". L'agenzia spaziale europea (Esa) e quella italiana (Asi) hanno progettato di piazzarlo su monte Mufara a quota 1850 metri, nella zona di Piano Battaglia conosciuta e frequentata anche come area sciistica. Il telescopio dovrebbe essere collegato con il polo astrofisico Gal Hassin di Isnello che da anni svolge attività di divulgazione scientifica e di osservazione. Alla sua costituzione contribuì a suo tempo anche Margherita Hack.
    Del progetto si parla da almeno un anno ma solo ora è diventato un caso. Varie sigle ambientaliste hanno protestato per la scelta del sito e hanno indetto per il 23 aprile a Piano Battaglia una marcia-escursione per dire no alla nuova struttura in un'area che ricade, fanno notare, nella fascia più protetta del Parco delle Madonie ora esposta al rischio di "subire un grave oltraggio".
    In questi giorni sono stati anche imbrattati cartelli del Parco con la scritta: "No FlyEye". Sia il presidente del Parco, Angelo Merlino, sia il presidente del Gal Hassin, Pippo Mogavero, hanno condannato le incursioni vandaliche e hanno rivendicato una disponibilità al dialogo. Hanno anche difeso il progetto, che costa 27 milioni di euro, per un impianto considerato come uno dei più avanzati tanto che, osserva Mogavero, "le sue caratteristiche sono fondamentali per accelerare il tasso di scoperta degli asteroidi vicini alla Terra, potenzialmente pericolosi per la vita sul nostro pianeta".
    La maggior parte delle scoperte di questi corpi, aggiunge Mogavero, sono state fatte dagli osservatori americani. Si tratta ora di "superare il gap tecnologico". Per attivare il nuovo "occhio spaziale" non sono progettate opere invasive. Non sono previste strade asfaltate e la scelta di monte Mufara è provocata dal fatto che questi telescopi non possono essere collocati a quote basse o nelle vallate.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza