Il raddoppio dell'addizionale
Irpef non è più una priorità perché dal governo Draghi sono in
arrivo 90 milioni. Nel corso di una riunione convocata dal
sindaco Leoluca Orlando che si è tenuta ieri alla presenza
dell'assessore al bilancio Sergio Marino, del segretario
generale Antonio Le Donne, del ragioniere generale Bohuslav
Basile e del capo di gabinetto Sergio Pollicita è stata ribadita
la direttiva dell'amministrazione comunale di Palermo di
procedere al più presto alla delibera di bilancio 2021/2023.
"A seguito del rifiuto da parte del Consiglio comunale del
ritiro della delibera sull'addizionale Irpef, che ha impedito
all'amministrazione comunale di proporre nuova delibera che
tenesse conto di dati aggiornati e di criteri equità fiscale -
si legge in una nota del comune - l'amministrazione comunale ha
sollecitato la predisposizione di tutti gli atti necessari per
pervenire alla proposta di bilancio. A tal fine si è riscontrata
la comunicazione da parte del Governo di una erogazione di
risorse per il 2022/2023 di complessivi 90 milioni di euro. Da
tale quantificazione, conseguente al decreto del ministro
dell'Interno, emerge la disponibilità di somme superiori
rispetto a quelle previste dal Piano di riequilibrio, con la
conseguenza che l'aumento dell'addizionale Irpef dovrà prevedere
l'incremento per un ammontare complessivo di 16 milioni e non
più di 51".
L'amministrazione comunale ha anche disposto una direttiva del
sindaco e dell'assessore al bilancio alla ragioneria e all'area
tributi perché provvedano alla predisposizione di delibera di
riduzione dell'incremento dell'addizionale Irpef e la completa
esenzione dall'addizionale per i redditi fino a dieci mila euro.
Il sindaco è in contatto con la Presidenza del Consiglio dei
Ministri e col Mef per la definizione dell'accordo tra Stato e
Comune che consentirà l'utilizzo nei 20 anni di altri 179
milioni di euro circa. "Torno comunque a sollecitare - dice
Orlando - un apposito decreto per Palermo per ulteriori risorse
dello Stato al fine di consentire il riequilibrio degli
interventi statali a favore del Comune di Palermo rispetto a
quelli più consistenti nel tempo previsti per Roma, Torino e
Napoli".
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