(ANSA) - PALERMO, 11 APR - In una lettera a docenti,
personale tab e socio-sanitario e studenti, il rettore
dell'Università di Palermo commenta l'indagine che due giorni fa
ha portato agli arresti dell'ex ordinario di Chrirurgia, Gaspare
Gulotta, e della figlia Elena, medico al Civico di Palermo, e
che ha coinvolto altre persone. Entrambi sono ai domiciliari.
L'indagine riguarda alcune vicende concorsuali, "pur incrociate,
per uno degli indagati, con altri aspetti del tutto estranei al
contesto universitario", dice il rettore.
"Siamo assolutamente fiduciosi nella capacità del nostro
sistema giudiziario e della magistratura di potere ricostruire
il reale andamento dei fatti avvenuti - spiega -. bbiamo
tuttavia, in questo frangente, il dovere di rivendicare con
convinzione che il nostro ateneo costituisce un organismo sano,
rispettoso della legalità e del principio della valorizzazione
del merito".
"La nuova governance - aggiunge - si è immediatamente assunta
la responsabilità di intervenire con modifiche radicali del
Regolamento per le chiamate dei docenti. Siamo pienamente
consapevoli - osserva - che, come più volte segnalato anche
dalla Ministra Messa, il sistema concorsuale italiano richiede
importanti modifiche".
"Ai colleghi coinvolti, chiamati ad affrontare un periodo
estremamente doloroso dal punto di vista umano e personale,
continueremo a riservare - senza deflettere dalla ferma e
inappellabile condanna di eventuali comportamenti criminosi che
la magistratura dovesse infine accertare, e fermi restando i
provvedimenti che già nell'immediato l'Ateneo sta adottando nei
loro confronti - il rispetto e la vicinanza che i contesti umani
e le lunghe consuetudini di collaborazione trascorsi richiedono
e impongono, nel pieno rispetto del principio ineludibile della
presunzione di innocenza", conclude. (ANSA).
Concorsi truccati: rettore UniPa, il nostro ateneo è sano
Lettera di Midiri a docenti e studenti, fiducia in magistratura
