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Comuni: Palermo; Consiglio boccia aumento addizionale Irpef

A rischio fondi Stato per evitare default.Orlando,irresponsabili

(ANSA) - PALERMO, 11 APR - A rischio il piano di riequilibrio finanziario del Comune di Palermo, votato dal Consiglio comunale, nelle linee generali, lo scorso 31 gennaio. Ma oggi l'aula, che sta esaminando il documento proposto dalla giunta, ha bocciato un punto centrale della delibera, il raddoppio dell'addizionale Irpef che già da quest'anno sarebbe passata dallo 0,8% all'1,61%. In 17, sui 26 presenti (l'assemblea civica è composta da 40 consiglieri) hanno votato contro l'aumento, 3 i voti a favore e 6 gli astenuti.
    Da tempo la giunta guidata da Leoluca Orlando non ha una maggioranza che la sostiene in Consiglio e sarà difficile che il piano possa ricevere il sì dell'aula e consentire al sindaco di chiudere l'accordo con lo Stato che in finanziaria ha previsto per Palermo uno stanziamento di 180 milioni di euro, in vent'anni, ponendo come condizione l'incremento delle entrate e la lotta all'evasione dei tributi locali.
    Lo scorso giovedì 15 consiglieri su altrettanti presenti in aula avevano bocciato l'aumento dell'addizionale Irpef, ma il voto era stato reso nullo dalla mancanza del numero legale (16).
    La giunta aveva proposto oggi il ritiro della delibera, in attesa di presentare un'altra proposta riformulata su criteri di equità fiscale, ma l'aula l'ha rifiutata.
    Per Orlando i consigliere comunali sono degli "irrespondabili" che procurano "danni alla città e ai lavoratori".
    Di altro avviso l'opposizione: per la candidata a sindaco di FdI (a Palermo si vota il 12 giugno), Carolina Varchi, "la maggioranza non esiste più" e gli amministratori "vogliono solo allontanare il rischio di essere chiamati a rispondere delle proprie responsabilità, cosa che il dissesto comporterebbe in automatico". Per i cinque consiglieri del gruppo di Italia viva, "i cittadini si sarebbero visti raddoppiare le tasse senza avere nulla in cambio". Franco Miceli, candidato a sindaco di Palermo per l'area progressista, definisce la decisione del consiglio Comunale contraddittoria: "Palermo - dice - merita coerenza e cura. La bocciatura della delibera Irpef è una brutta notizia per la città e allontana l'approvazione dei bilanci, strumento indispensabile per garantire servizi e lavori pubblici, ma anche per tanti lavoratori e lavoratrici. Al di là del merito, molto complesso, della vicenda del piano di riequilibrio, non si comprende perché lo stesso Consiglio abbia prima approvato un piano di riequilibrio che prevedeva un aumento Irpef per, poi, rifiutare la delibera conseguente e persino la possibilità di rendere il tributo proporzionale al reddito, consentendo così di non gravare sulle categorie più fragili". (ANSA).
   

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