(ANSA) - PALERMO, 08 APR - "Dopo 11 giorni dal loro
salvataggio, le 113 persone a bordo della Geo Barents sono
ancora in attesa di un porto sicuro in cui sbarcare". Lo afferma
Fulvia Conte, del team Sar a bordo della nave di Medici Senza
Frontiere impegnata in un'operazione di soccorso e salvataggio
di migranti nel Mediterraneo.
"Il 29 marzo - ricorda l'operatrice di Msf - queste persone
hanno rischiato la vita in mare per fuggire dall'inferno libico,
hanno passato ore in mare e quando siamo arrivati per
soccorrerli la barca su cui viaggiavano stava già imbarcando
acqua. Molti sono caduti in acqua e hanno rischiato di affogare,
mentre alcune persone sono svenute e hanno avuto bisogno di
essere soccorse con l'ossigeno. Cosa sarebbe successo se non
fossimo arrivati in tempo? Altre 113 vite si sarebbero sommate
alle oltre 100 vite perse nel Mediterraneo solo nell'ultima
settimana".
"Abbiamo a bordo minori - sottolinea Fulvia Conte - persone
che presentano segni di abusi e torture subiti in Libia, che ci
raccontano di aver provato a fuggire da quell'inferno più di una
volta e di aver rischiato la vita pur di non tornarci. Dov'è
l'accoglienza e la solidarietà verso chi fugge da guerra e
violenza di cui parlano i leader Europei, tra cui quello
italiano, mentre per queste persone non c'è ancora un porto
sicuro?". (ANSA).
Migranti: Msf, in 113 ancora su Geo Barents dopo 11 giorni
"Chiediamo un porto sicuro,dov'è solidarietà Ue per i profughi?"
