(ANSA) - PALERMO, 24 MAR - Da 900mila a circa 3 milioni di
euro al mese (ai prezzi di marzo): sono più che triplicati i
costi dell'energia elettrica a carico di Siciliacque, gestore
del servizio idrico di sovrambito sul territorio regionale, che
deve fare i conti con rincari in bolletta senza precedenti. Una
situazione "finanziariamente non sostenibile" che potrebbe
costringere la società "a spegnere alcuni impianti o quanto meno
a ridurre l'erogazione dell'acqua per tenere più bassi i consumi
di energia".
A lanciare l'allarme sono i vertici di Siciliacque, che
giudicano "insufficienti le misure disposte dal governo
nazionale per fronteggiare il caro-bollette" e invocano un aiuto
anche da parte della Regione: "Se non dovesse esserci un
intervento che riconduca gli aumenti dell'energia elettrica
entro certi limiti, in Sicilia la gestione del servizio idrico
verrebbe compromessa, con ricadute pesantissime per l'utenza e
per la tenuta della nostra stessa società".
Secondo una prima stima, i costi dell'energia elettrica
avrebbero un impatto di oltre venti milioni annui sui conti di
Siciliacque, a fronte di un fatturato di circa 50 milioni di
euro. "Un peso insostenibile per il nostro bilancio e per
continuare ad erogare un servizio pubblico essenziale come la
captazione dell'acqua dalle grandi infrastrutture (acquedotti,
dighe, invasi, potabilizzatori) e il successivo trasporto fino
ai serbatoi comunali - sottolineano i vertici di Siciliacque -
che servono 1,6 milioni di siciliani. La distribuzione
dell'acqua non può essere interrotta, motivo per cui chiediamo
che il legislatore nazionale e quello regionale agiscano con
tempestività per trovare soluzioni che consentano nel breve
termine di neutralizzare il pesante impatto finanziario che si
sta abbattendo sull'azienda". (ANSA).
Energia: Sicilacque, costi triplicati a rischio servizio idrico
Vertici chiedono intervento Regione per fronteggiari rincari
