(ANSA) - CATANIA, 23 MAR - Analizzare la sismicità naturale
dell'Etna per indagare la risalita dei fluidi magmatici lungo il
'plumbing system' del vulcano, cioè lungo quel settore della
crosta terrestre attraverso cui il magma viene trasferito dalle
profondità della sorgente magmatica fino alla superficie. È
questo il focus principale dello studio 'Frequency-magnitude
distribution of earthquakes at Etna volcano unravels critical
stress changes along magma pathways' condotto da un team di
ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
ed appena pubblicato sulla rivista scientifica 'Communications
Earth & Environment' di Nature.
Analizzando più di 13.700 terremoti avvenuti tra il 2005 e il
2019, registrati dalle oltre 30 stazioni sismiche della rete di
monitoraggio dell'Osservatorio Etneo dell'Ingv, i ricercatori
hanno evidenziato come l'analisi della sismicità naturale possa
essere utilizzata per indagare la risalita del magma e per
studiare la struttura della crosta al di sotto dell'Etna.
Lo studio ha permesso ai ricercatori di individuare una zona
asismica che si estende da una profondità di oltre 30 km fino a
circa 10 km al di sotto dell'intera regione etnea, che
corrisponde alla parte più profonda del "plumbing system". Più
in superficie è stato invece identificato un serbatoio magmatico
intermedio, localizzato tra 1 e 6 km al di sotto del livello del
mare, intorno al quale avvengono numerosi terremoti di bassa
magnitudo favoriti dall'elevata pressione dei fluidi magmatici e
dalle condizioni di diffusa fratturazione della crosta. "Il
settore crostale che ospita l'Etna - spiega Marco Firetto
Carlino, ricercatore dell'Ingv e autore dello studio - è
caratterizzato da un'elevata sismicità, con numerosi terremoti
legati a processi di fratturazione e a movimenti lungo piani di
faglia pre-esistenti. Studiando il rapporto tra il numero di
terremoti che avvengono in una determinata regione e la relativa
magnitudo attraverso un parametro noto come 'b-value' è
possibile definire se tale regione tende a rilasciare energia
sismica preferibilmente attraverso numerosi terremoti di
relativa bassa magnitudo oppure attraverso meno frequenti eventi
di maggiore energia". (ANSA).
Etna: Ingv, da sua sismicità si può indagare risalita magma
Analisi area consente di capire struttura della crosta
