(ANSA) - PALERMO, 18 MAR - "Mezza Kiev non esiste piu', cosi
come la meta' del mio paese che si trova nella in provincia
della capitale. La nostra casa e' danneggiata perche' e' caduto
un missile nel nostro giardino a due passi da noi; io e la mia
famiglia siamo vivi per miracolo. Tante persone sono morte,
tante sono fuggite. Noi siamo scappati 10 giorni dopo l'inizio
dell'invasione. All'inizio pensavamo che il conflitto potesse
aver subito fine, ma non e' stato cosi". Vittoria, 33 anni, è
l'unica ucraina che sull'autobus della missione umanitaria
"Favara for Ukraine", il pullman allestito grazie alla raccolta
fondi organizzata dalla sedicenne Carla Bartoli, parla italiano
per avere vissuto 5 anni a Torino.
"Una volta arrivata in Sicilia - spiega Vittoria - voglio
trovare un lavoro perché siamo in sei in famiglia. Voglio e devo
lavorare perché con noi non abbiamo niente, neanche una valigia
. Siamo riusciti a portar via soltanto il nostro gatto e un
notebook". La donna confida nella sua conoscenza dell'italiano
per riuscire a trovare lavoro, ma di una cosa e' certa:
"Vogliamo tornare a casa, non appena tutto questo sara' finito".
(ANSA).
Ucraina: profuga su 'bus di Carla', scampata a un missile
Vittoria, cercherò lavoro in Italia ma voglio tornare a casa mia
