(ANSA) - PALERMO, 26 FEB - "In Ucraina in questo momento si
stanno combattendo due guerre: una con le armi tradizionali e
l'altra a colpi di fake news. La disinformazione ha assunto un
ruolo di primo piano in questo nuovo conflitto". Francesco
Pira, professore associato di sociologia dei processi culturali
e comunicativi all'Università di Messina e Presidente
dell'Osservatorio Nazionale sulle fake news di Confassociazioni,
che da anni studia il fenomeno della disinformazione, commenta
così la situazione in Ucraina. "Rispetto alle guerre più recenti
- afferma lo studioso - assistiamo ad una situazione totalmente
diversa. La costante disintermediazione assicurata dai tanti
video pubblicati da cittadine e cittadini ucraini che dalle loro
abitazioni documentano, su invito del Governo, quanto sta
accadendo. Le nuove tecnologie stanno senza dubbio agevolando il
lavoro dei tanti inviati, provenienti da tutte le parti del
mondo, presenti nelle zone di guerra, ma è vero che loro stessi
ammettono che ogni giorno devono dribblare decine di fake news
diffuse per controinformare l'opinione pubblica, pseudonotizie
verosimili per ingannare gli abitanti delle città invase".
Il sociologo avverte: "anche nel nostro Paese da quasi due
anni avvertiamo la fragilità di bambini, adolescenti, persone
anziane già fortemente provate dall'emergenza pandemica che
temono quello che il Presidente russo Putin ha minacciato: usare
armi mai utilizzate prima. Questo ci sta terrorizzando -
conclude Pira - anche perché non facciamo parte di una
generazione che ha vissuto la guerra ma di una generazione che
mai avrebbe pensato di vivere queste ore d'angoscia dove la
disinformazione sistematica diventa anche strategia offensiva,
dove gli hacker diventano killer dei sistemi informatici per
destabilizzare". (ANSA).
Ucraina:sociologo,guerra si combatte anche a colpi fake news
Francesco Pira, disinformazione ha assunto ruolo di primo piano
