(ANSA) - AGRIGENTO, 01 FEB - Il riconoscimento delle sette
salme dei bengalesi, morti assiderati durante la traversata fra
la Libia e Lampedusa, è stato ultimato. Il consigliere
dell'ambasciata, il console onorario di Palermo e dei funzionari
arrivati direttamente dal Bangladesh grazie al lavoro fatto dai
poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento sono
riusciti ad identificare, pienamente le vittime.
A Lampedusa erano stati fatti, dai poliziotti della
Scientifica, dei rilievi fotografici sui cadaveri. Fotografie
che sono state comparate con quelle dei passaporti di cui i
funzionari del Bangladesh - messisi in contatto con le famiglie
delle vittime - erano in possesso. Con estrema celerità, dunque,
le sette salme sono state identificate. A coordinare ogni
passaggio sono stati il prefetto di Agrigento Maria Rita
Cocciufa e il capo di Gabinetto della Prefettura Elisa Vaccaro.
Un passaggio propedeutico questo alla stesura del verbale di
riconoscimento dei cadaveri e che servirà alla Procura di
Agrigento, con a capo Luigi Patronaggio, a siglare
l'autorizzazione al trasferimento delle salme in patria.
Dovranno però, intanto, giungere gli atti di morte di cui è
competente il Comune di Lampedusa (perché i sette sono già
arrivati morti o spirati proprio sulla più grande delle isole
Pelagie), mentre il Comune di Agrigento - luogo, al cimitero di
Piano Gatta, dove si trovano le bare - dovrà rilasciare il
passaporto mortuario. A questo punto, non appena ci sarà
l'autorizzazione della procura al trasferimento delle salme in
Bangladesh, sarà necessario il nulla osta dell'ambasciata
competente per il rimpatrio delle povere vittime. (ANSA).
Migranti: identificati i 7 bengalesi morti assiderati
Passo avanti per trasferimento salme in paese d'origine vittime
