(ANSA) - PALERMO, 13 GEN - E' caos nella scuola siciliana:
tra ordinanze dei sindaci che dispongono il divieto di rientro
tra i banchi, ricorsi e bocciature del Tribunale Amministrativo,
la confusione è massima e si procede in ordine sparso. Ieri
l'Anci, trovando l'adesione di centinaia di Comuni, aveva dato
indicazione ai sindaci di sospendere le lezioni in presenza fino
a lunedì prossimo, nonostante la decisione della task force
della Regione sul ritorno in classe da oggi, sostenendo che in
assenza di dati certi sulla diffusione della pandemia fosse
preferibile la Dad. Una linea che comincia a subire, però, le
prime sconfessioni nelle aule di giustizia.
Il Tar di Catania ha accolto l'istanza del comitato "Scuola in
presenza" sospendendo l'efficacia dell'ordinanza del sindaco di
Messina che aveva sospeso fino al 23 gennaio la didattica in
presenza. Pertanto, dopo la prima giornata di oggi in Dad, da
domani gli studenti torneranno in classe.
Restano a casa, invece, i ragazzi di Catania che, salvo colpi
di scena dell'ultim'ora, torneranno a scuola lunedì 17.
In Dad, dopo le ordinanze dei sindaci anche gli studenti di
Palermo e quelli agrigentini, in attesa che il Tar. sollecitato
da un gruppo di genitori, decida sul ricorso contro i
provvedimenti di chiusura. Per i ricorrenti il provvedimento
amministrativo dei sindaci è illegittimo perchè la legge
nazionale dispone la chiusura delle scuole solo in zone rosse o
arancioni e previo parere dell'Asp. E Palermo e Agrigento al
momento non sono classificate zone rosse o arancioni. Tesi
condivisa anche dai prefetti di Palermo e Trapani (altra città
in cui si vieta la didattica in presenza). (ANSA).
Scuola: tra Dad e ricorsi al Tar è caos in Sicilia
Comuni in ordine sparso,sindaci richiamati da giudici e prefetti
