"Registro la unanime posizione di
rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle
associazioni familiari, che ci chiedono di farci interpreti con
il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale
posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come
strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica
in presenza". Lo dice in una nota il presidente della Regione
Siciliana, Nello Musumeci, dopo la decisione di far slittare il
rientro a scuola dopo le vacanze a giovedì prossimo, invece di
lunedì 10 gennaio, utilizzando, scrive Musumeci, "i nostri
poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico".
"La sensibilità evidenziata anche dai sindaci della Sicilia -
aggiunge Musumeci - non può lasciarci immobili, ma non possiamo
neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale
che ha già annunciato di volere impugnare decisioni in contrasto
con la legislazione vigente. Abbiamo adottato la soluzione più
ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della
decisione di tutti - prosegue - cioè quella di utilizzare i
nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico
consentendo uno slittamento dell'apertura delle scuole di alcuni
giorni, fino ad un massimo di cinque. Questo lasso di tempo ci
permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia e
consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a
realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo
centrale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA