Torna sul palcoscenico del Teatro
Massimo di Palermo il capolavoro di Puccini: "Bohéme", opera tra
le più amate dal pubblico di tutti i tempi. Tratto da un romanzo
di Murger, i librettisti Illica e Giacosa ne fecero un plot
perfetto per le intenzioni di Puccini. E l'intenzione era sempre
la stessa: "facciamoli piangere". Sabato sera alle 20.30 il
debutto con Angela Gheorghiu e Stefan Pop, due star di origine
romena, nei ruoli di Mimì e di Rodolfo, una fioraia e un poeta,
che si incontrano in una soffitta di Parigi, alla vigilia di
Natale.
Nei i due cast, quattro sono i cantanti palermitani: Desirèe
Rancatore, Jessica Nuccio, Federica Guida e Francesco Vultaggio.
Sul podio Francesco Maria Carminati, costumi di grande pregio di
Francesco Zito e scene di Antonella Conte che per l'occasione ha
realizzato nei laboratori di Brancaccio fondali dipinti a mano,
come si faceva fino ai primi anni del Novecento e che hanno
anche la funzione di essere facilmente trasportabili, in vista
della tournée in Giappone del Massimo.
I due cori, che tanta parte hanno nel secondo atto sono
diretti da Ciro Visco e quello di voci bianche da Salvatore
Punturo. La regia è quella tradizionale di Mario Pontiggia,
regista argentino che non si lascia scappare nessuno di quei
particolari che prendono il pubblico allo stomaco: La barriera
d'Enfer, con la neve, mentre Mimì è ormai alla fine della sua
malattia, la cuffietta rosa che Rodolfo le aveva regalato,
spendendo tutto quello che aveva, la grande povertà di tutti i
personaggi e la gelosia di Rodolfo, o la malattia di Mimì che
portano alla fine di una storia d'amore ancora del tutto
romantica, e per giunta rinviata "alla stagion dei fiori",
"perché d'inverno è cosa da morire".
Repliche fino al 10 dicembre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA