Obbligo di firma in una sede della
polizia giudiziaria due volte al giorno e sospensione
dell'esercizio della professione in tutte le strutture pubbliche
e private in Italia. E' il provvedimento, emesso dal Gip su
richiesta della Procura etnea, notificato dalla polizia a un
medico dell'Asp di Catania accusato di molestie telefoniche e
sui social a una donna. Il professionista era entrato in
possesso del numero di cellulare della vittima in maniera
illecita nell'ambito dell'esercizio della sua professione.
Indagini del commissariato Borgo Ognina della polizia di
Catania, coordinate dal pool di magistrati che si occupano dei
reati che riguardano la violenza di genere, hanno permesso di
indentificare l'autore delle numerose telefonate alla donna che,
non riconoscendo il numero, non rispondeva alle chiamate e ai
messaggi che riceveva. Il molestatore si è allora presentato,
dicendo di essere un medico e di prestare servizio all'Asp di
Catania, azienda estranea alla vicenda. L'invito della vittima a
desistere non lo ha fermato e la donna lo ha denunciato. Le
indagini hanno permesso di accertare anche che il medico stalker
aveva diversi precedenti per analoghe condotte persecutorie.
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