Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mostre: scheletro elefante nano in università Catania

Mostre

Mostre: scheletro elefante nano in università Catania

Vissuto 500 mila anni fa in Sicilia e sull'isola di Malta

CATANIA, 25 settembre 2021, 12:19

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' possibile ammirare dai ieri nel palazzo centrale dell'Università di Catania lo scheletro di un elefante nano, il "Palaeoloxodon Falconeri", il più piccolo elefante mai esistito sulla Terra che fino a 500 mila anni fa viveva in Sicilia e sull'isola di Malta. Lo scheletro, alto appena un metro, è quello di una femmina e proviene dalla grotta di Spinagallo. E' stato l'ateneo a decidere, in occasione della Notte dei Ricercatori, il trasferimento dello scheletro, che adesso è al centro della 'Mostra dei saperi e delle mirabilia siciliane' curata dal Sistema Museale di Ateneo con il contributo della Regione Siciliana. Ad inaugurare l'apertura in piazza Università il rettore Francesco Priolo e il sindaco Salvo Pogliese insieme con il direttore generale dell'ateneo Giovanni La Via e l'assessore comunale Sergio Parisi.
    Gli studiosi ipotizzano che il progenitore del siculo Palaeoloxodon fosse proprio l'elefante antico di foresta Elephas antiquus dalle 'zanne dritte', alto fino a 4 metri e mezzo, che contemporaneamente viveva in Europa e lungo tutta la penisola, anche se si riscontrano alcune differenze significative proprio nella forma delle zanne. Grandi mammiferi come l'ippopotamo o l'elefante, arrivati in Sicilia nel corso delle ere glaciali attraverso un "ponte" di terre emerse, sono rimpiccioliti notevolmente, diventando nani per adattarsi alle particolari condizioni delle due isole (Sicilia e Malta). La scarsezza di risorse, infatti, 'consigliava' di essere più piccoli e di consumare meno. Gli studiosi, inoltre, ipotizzano che mentre un elefante antico viveva anche 70 anni, quelli siciliani avevano un'aspettativa di vita di circa 26 anni come se il loro ciclo vitale fosse molto più veloce, con strategie riproduttive completamente differenti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza