"Su questa flotta, il Carrier
Strike Group e la Queen Elizabeth che la guida, sventola la
bandiera delle Global Britain che si impegna per la sicurezza
globale. E' un modo per dimostrare la dedizione ed il continuo
impegno del Regno Unito per la sicurezza nel Mediterraneo, in
Europa ed anche oltre. Questa missione ha l'obiettivo di
collaborare con i nostri alleati e di difendere i nostri valori
affrontando insieme le sfide di oggi e di domani". Lo ha
affermato l'ambasciatrice britannica in Italia Jill Morris
incontrando la stampa a bordo della portaerei HMS Queen
Elizabeth, giunta ieri per la prima volta in Italia nel porto
commerciale di Augusta (Siracusa) alla guida una flotta, il
Carrier Strike Group - sette navi, un sottomarino, una fregata
olandese e un cacciatorpediniere statunitense - che, diretta
nell'area dell'Indo-Pacifico, visiterà 40 nazioni, tra cui
India, Giappone, Repubblica di Corea e Singapore. Il gruppo
prenderà anche parte, tra l'altro, ad esercitazioni con la
portaerei francese Fs Charles De Gaulle nel Mediterraneo.
Nel Pacifico le navi segneranno il 50esimo anniversario degli
accordi di difesa delle cinque potenze tra Malesia, Singapore,
Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito partecipando
all'esercitazione Bersama Lima. Nel gruppo di lavoro vi sono più
di 30 velivoli, inclusi i jet F-35. La nave ripartirà domenica
alla volta di Cipro.
L'ambasciatrice ha reso noto che domani a bordo della HMS
Queen Elizabeth si incontreranno i ministri della Difesa
britannico ed italiano, definendo l'incontro "un'opportunità per
approfondire la nostra collaborazione nell'ambito della difesa
ed in quello industriale". "Questa missione - ha concluso Morris
- simboleggia la visione del Regno Unito. Siamo determinarti a
continuare ad avere il nostro ruolo fianco a fianco con i nostri
alleati e scegliere l'Italia come prima sosta e come unico
approdo nel Mediterraneo è un segno forte della profondità della
nostra collaborazione".
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