Si concludono in questi giorni, in
coincidenza con i vent'anni dalla morte di Turi Ferro l'11
maggio 2001, i quattro mesi di celebrazioni per i cento anni
dalla sua nascita, caduti il 10 gennaio scorso, con spettacoli,
pubblicazioni e la mostra ''Turi Ferro e il Teatro Stabile di
Catania, Storia di un amore'', coordinate e promosse, assieme
all'Università, all'Istituto di storia dello Spettacolo
Siciliano e alla Fondazione Turi Ferro, dal Teatro Stabile della
sua Catania, di cui l'attore è stato il simbolo e l'anima per
oltre 40 anni. Quel Teatro, vero centro culturale intitolato a
Verga, cui Ferro dette vita nel 1958 contribuendo attivamente
alla costruzione della moderna identità della sua città,
attraverso la riscoperta di autori e i testi da Verga a
Sciascia.
Grande attore dalle radici siciliane, è stato soprattutto
pirandelliano in modo esemplare, riuscendo a riunire,
nell'ambiguità propria della poetica del grande drammaturgo, le
sue note qualità comiche con quelle alte e drammatiche giocando
sui tempi e le pause. La sua bravura faceva sì che apparisse un
attore dal talento naturale, come tutto gli riuscisse d'istinto,
mentre era un vero professionista e ogni personaggio gli costava
fatica, era frutto di un lavoro analitico e impegnativo sempre
spronato da dubbi e interrogativi nel destrutturare e poi
ricostruire un testo, una parte. Solo allora la parola
letteraria trovava la misura della sua finzione, quella
musicalità intrinseca della parola che si faceva carne e corpo,
risultando vera, come accade con la grande arte.
Salvatore Ferro, detto Turi, comincia a recitare
giovanissimo, al teatro Coppola di Catania, nella compagnia
filodrammatica del padre Guglielmo Ferro e accanto a un altro
Guglielmo, suo figlio che porta il nome del nonno, concluderà la
carriera facendogli firmare le regie degli ultimi spettacoli,
tra cui una 'Tempesta' shakespeariana in cui oramai ottantenne
era un magico Prospero. La mostra lo racconta dagli inizi fino
all'ultima esibizione e tornerà visitabile con la Sicilia in
zona gialla, riallestita al palazzo della Cultura di Catania per
la stagione estiva dello Stabile, con foto, video e documenti
d'epoca, a cura di Sarah e Enzo Zappulla.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA