ANGELO CAMPANELLA-GIUSEPPE
MAURIZIO PISCOPO: RACCONTARE SCIASCIA (141 PAGINE, NAVARRA
EDITORE, 12 EURO)
A cento anni dalla nascita, c'è sempre tanto da scoprire su
Leonardo Sciascia: episodi inediti, testimonianze, curiosità.
C'è questo ma anche una rivisitazione dei grandi temi toccati
dallo scrittore di Racalmuto nel libro di Angelo Campanella e
Giuseppe Maurizio Piscopo "Raccontare Sciascia" impreziosito
dalle foto di Angelo Pitrone. Campanella e Piscopo offrono
soprattutto ai giovani e alle scuole una chiave della scrittura
di uno dei più importanti intellettuali del Novecento. E
ripercorrono tutti i temi fondamentali della sua produzione
letteraria: la scuola prima di tutto e poi la mafia, il cinema,
il teatro, la giustizia, le feste, i viaggi, la religiosità, la
pittura, la fotografia.
In questo modo, scrive nell'introduzione Salvatore Ferlita,
Sciascia viene destinato "prima a uno spazio sicuro, dove
andarlo a cercare ogni qual volta occorresse, per poi però
metterlo, diciamo così, a servizio degli altri". Piscopo,
ricorda Ferlita, è come Sciascia un "maestro irrequieto ed
eretico che ha puntellato il suo insegnamento con la musica e
con la passione per la radio e la comunicazione". Campanella è
un "docente che pratica la scrittura e ha confidenza con la
letteratura". Ciascuno ha guardato allo scrittore "da una
specola diversa, e questo scarto di prospettiva rappresenta un
valore aggiunto". Un'altra chiave scelta per "raccontare"
Sciascia è quella che ricorda la concezione dello scrittore
fortemente critica verso il potere, anzi ogni potere, che spesso
lo ha posto al centro di aspre polemiche. Ma il taglio del
racconto è più centrato sulla vita e sull'esperienza dello
scrittore che sul polemista. Proprio la sua propensione alla
polemica civile è stata spesso, annota Ferlita, di "ostacolo
allo Sciascia romanziere e autore di saggi straordinari: tirato
in ballo ciclicamente, rievocato con imbarazzo o
disapprovazione, l'intellettuale spinoso e impertinente ha
rappresentato la pietra d'inciampo, il motore dello scandalo".
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