Per ogni palermitano ha costituito per anni uno degli spazi
negati alla pubblica fruizione, uno dei luoghi del centro
storico che la generazione con qualche anno in più ricorda con
nostalgia. Da qualche anno, però, la Galleria delle Vittorie ha
riaperto le porte di via Maqueda 305 per ospitare quella movida
che cerca location speciali. Ci è riuscito Filippo Genovese,
intraprendente imprenditore palermitano, che ora rilancia con un
progetto che punta a recuperare la memoria perduta attraverso un
nuovo tassello nel percorso di valorizzazione del percorso arabo
normanno del quale fa anche parte proprio la Galleria delle
Vittorie. Un progetto che punta a mettere in rete le eccellenze
artigiane siciliane, scelte tra le migliori maestranze, al fine
di ridare nuova luce al centro storico di Palermo. Proprio in
virtù del principio di selezione di chi potrà fare parte di
questo progetto, non saranno molte le postazioni disponibili.
Verrà, infatti, quasi considerato appartenente a un'élite chi
vorrà portare la propria arte in quello che è stato uno dei
luoghi preferiti di artisti come Guttuso e che oggi si rivolge a
quanti credono che riaprire uno spazio alla fruizione dell'arte
spalanchi al bello e alla vita le porte della propria mente.
«Penso a questo progetto da tempo - racconta Filippo Genovese
-, praticamente sin da quando ho messo piede nella Galleria
delle Vittorie e ho cominciato a respirare la sua storia. Un
sogno che si realizza, invece, poterla fare diventare occasione
di rilancio dell'artigianato attraverso un percorso che prevede
anche mostre, incontri, dibattiti e quant'altro possa diventare
punto di riferimento per gli artisti e non solo».
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