"La Sicilia può essere una regione
guida per i servizi sanitari nel Mezzogiorno, anche attraverso
un maggiore investimento e attraverso una maggiore integrazione
pubblico-privato. Il rapporto di Svimez ci ricorda che siamo
l'unica regione che ha visto diminuire i 'viaggi della
speranza'". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute,
Ruggero Razza, ai cronisti, a margine della presentazione del
bilancio sociale aggregato dell'Aiop, nella sede di
Sicindustria, a Palermo. "I tagli in passato non ci sono stati
per ragioni che venivano dal nulla - ha precisato Razza - ma
perché questa regione ha fatto un enorme buco della sanità che
con grande fatica, attraverso il piano di rientro, oggi si sta
colmando e quindi è arrivata una stagione di investimenti e di
valorizzazione".
"Da parte della Regione Siciliana - ha spiegato Razza - c'è
stato, anzitutto, il riconoscimento dell'importanza
dell'integrazione tra il sistema sanitario erogato da soggetti
di diritto pubblico e quello erogato da soggetti di diritto
privato perché alla fine la sanità è una sola ed il diritto alla
salute è un diritto individuale di ogni cittadino". "Stiamo
lavorando - ha aggiunto l'assessore regionale - perché dal 2020,
attraverso forme di implementazione e di investimento, alcuni
servizi e attività possano essere erogati in Sicilia per
recuperare chi si vuole curare nella propria terra utilizzando
anche e soprattutto le strutture di diritto privato e presto
aprire le porte con contratti ad altri 5 mila professionisti
della sanità".
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