Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: giudici,eritreo vittima errore

Migranti: giudici,eritreo vittima errore

Depositate motivazioni sentenza Mered, 'accuse inconsistenti'

PALERMO, 09 ottobre 2019, 17:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"A fronte degli elementi di prova sinora esposti che consentono di escludere che l'imputato sia il trafficante Medhanie Yedhego Mered, ed in positivo di affermare che questi vada in identificato in Medhanie Tesfamariam Berhe, tutti gli ulteriori dati fattuali, pur valorizzati nell'ottica accusatoria, sono assolutamente inconsistenti e inadeguati a minare l'errore di persone". Lo dicono i giudici della Corte di assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, nelle motivazioni della sentenza con cui a luglio scorso hanno assolto l'imputato dall'accusa di essere il capo di una delle maggiori organizzazioni che gestiscono il traffico di migranti dall'Africa alla Sicilia. Per i giudici l'imputato sarebbe vittima di un errore di persona e alla sbarra sarebbe finito un falegname eritreo è non io capo della banda. I giudici però, pur negando che si trattasse del boss della tratta, hanno condannato l'africano per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a 5 anni di carcere.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza