Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Boss dietro gestione cava, stop Regione

Boss dietro gestione cava, stop Regione

Ex assessore scopre che era nelle mani di Matteo Messina Denaro

PALERMO, 25 ottobre 2014, 15:59

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dietro alla gestione di una cava per materiali inerti a Castelvetrano (Tp), data in concessione dalla Regione siciliana a una società, in realtà c'era il boss superlatitante Matteo Messina Denaro. A scoprirlo è stato l'ex assessore all'Energia, Salvatore Calleri, nell'ambito di una serie di controlli e verifiche avviate nel settore della gestione delle cave. Calleri come gli altri assessori non fa parte più della giunta dopo l'azzeramento deciso dal governatore Rosario Crocetta in accordo con gli alleati con i quali sta trattando la formazione di una nuova squadra di governo. La scoperta della cava riconducibile al boss è avvenuta una ventina di giorni fa, ma si apprende solo oggi. Dopo aver constatato anomalie nella società, che durante la fase di assegnazione della concessione aveva le carte in regola, grazie anche alle verifiche incrociate delle autorità competenti, Calleri ha revocato l'autorizzazione. "Questa si chiama antimafia della pratica - dice Calleri all'ANSA - Questo forse è uno dei motivi per i quali c'è qualcuno che non mi ama". Prima di riconsegnare la delega a Crocetta, l'ex assessore aveva esteso i controlli anche al settore dell'eolico per poi allargarli ad altri comparti. Calleri è tra gli assessori che Crocetta vorrebbe riconfermare nella nuova giunta. "Noi dobbiamo azzerare la cattiva politica, quella buona invece la dobbiamo portare avanti", dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "Non credo che altri governi abbiano avuto la voglia e la capacità di compiere le scelte coraggiose nel settore della formazione, nella sanità e dell'ambiente fatte da parte degli assessori di competenza - aggiunge Crocetta - Queste battaglie vanno proseguite con fermezza per il bene della Sicilia".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza