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Il Nord trema ancora, scosso da placca Adriatica

Scossa avvertita dalla Svizzera a Perugia

28 gennaio, 12:01
Mappa della percezione del terremoto del 27 gennaio (fonte: INGV) Mappa della percezione del terremoto del 27 gennaio (fonte: INGV)

Come è accaduto nei terremoti avvenuti il 25 gennaio nel Reggiano e prima nel Veronese, è stato ancora il movimento della placca Adriatica all'origine della scossa di magnitudo 5.4 che ha colpito l'area compresa fra Parma, Massa Carrara e Reggio Emilia.

E' quindi ancora una volta il movimento della placca Adriatica l'unico legame, indiretto, fra il terremoto di oggi, quelli del Reggiano e la sequenza registrata nel Veronese nella notte fra il 24 e il 25 gennaio, ha rilevato il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

A Nord-Est la placca Adriatica spinge verso l'Europa e in questo movimento scorre sotto le Alpi, generando terremoti nella zona di Verona e poi verso il Friuli e le Prealpi; scendendo in direzione Sud, invece, si piega gradualmente sotto l'Appennino, inarcandosi. E' stato questo movimento a generare il terremoto nel Reggiano, in un'area più vicina alla pianura e con una pericolosità sismica classificata come medio-bassa, così come oggi ha colpito un'area più vicina ai rilievi e classificata con una pericolosità medio-alta.

Le mappa della percezione del terremoto basate sui questiuonari giunti all'Ingv nelle prime ore dal sismo mostrano che la scossa e' stata avvertita in tutto il Nord e verso Sud fino ad Arezzo, Perugia, ad Ovest fino a Torino, a Nord fino a Sondrio, Trento, Bolzano e ad Est fino a Trieste.

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