
Risponde l'astronauta Paolo Nespoli, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa)
Difficile dirlo. Il posto piu’ lontano dove siamo andati finora è la Luna, a circa 350.000 chilometri di distanza dalla Terra (segue)

Risponde il fisico dell'atmosfera Teodoro Georgiadis, dell' Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr)
La risposta è sì, la domanda a seguire però sarà: "ma quanto vapore c'è nell'atmosfera?" (segue)

Risponde lo zoologo Maurizio Casiraghi, dell'università di Milano Bicocca
Gli insetti notturni sono attratti dalle fonti luminose per un fenomeno che noi ricercatori chiamiamo "fototassi". Con questo termine si può intendere sia l'avvicinarsi che l'allontanarsi da una fonte luminosa. (segue)

Risponde l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e responsabile scientifico del Planetario di Roma
La storia di Saturno, come degli altri pianeti, è iniziata poco più di quattro miliardi e mezzo di anni fa, dalla condensazione di una vasta nube di gas e polveri. (segue)

Dunque, tremila anni-luce equivalgono esattamente a..... tremila anni terrestri! E non e' una coincidenza: un qualsiasi numero di anni luce equivale allo stesso numero di anni terrestri. (segue)

Risponde la biologa Daniela Bellincampi dell'Universita' Sapienza di Roma
Per tronco si intende il fusto legnoso di un albero che collega le radici alle foglie e si forma continuamente durante la crescita della pianta. La crescita del tronco avviene per formazione di strati concentrici (uno dentro l'altro) composti da vari tessuti vegetali e che si depositano ogni anno (segue)

Risponde Fabio Sciarrino, esperto di ottica quantistica dell'università Sapienza di Roma
Prima di considerare come una macchina fotografica riesce a congelare un'immagine, partiamo dalla visione umana. Il nostro occhio raccoglie la luce che ci circonda. La sua struttura si divide principalmente in quattro parti: palpebra, pupilla, cristallino e retina

Risponde il planetologo Ettore Perozzi
Be', con qualche "aiutino" si! Nel senso che, così com'è, Marte non è molto ospitale ... fa freddo più che al nostro Polo Nord e l'aria è troppo "leggera" e piena di gas irrespirabili. Quindi viverci significherebbe rimanere chiusi in casa tutto il tempo - magari in case marziane dotate di ogni comfort, ma sempre dovendo mettersi delle tute spaziali anche solo per fare una passeggiatina all'aperto. (segue)

Risponde il fisico Eugenio Del Re, dell'università Sapienza di Roma
Quando vediamo un oggetto, come una mela, il nostro occhio raccoglie la luce che parte dalla mela e forma quello che noi percepiamo essere l’immagine della mela (segue)

Risponde lo zoologo Maurizio Casiraghi, presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica - Università di Milano-Bicocca
Tra i mammiferi la battaglia sul ''più piccolo'' è aperta. Fino a non molto tempo fa il record spettava a un piccolo toporagno chiamato mustiolo etrusco (segue)

Risponde l’astrofisica Mariateresa Crosta,dell'osservatorio di Torino, Istituto Nazionale di Astrofisica
I viaggi nel tempo, contrariamente all'opinione comune, non sono proibiti dalle leggi fisiche e quindi non sono solo argomento da fantascienza (segue)

Risponde Giuliana D'Addezio, geologa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Si!
Quando pesiamo un corpo misuriamo la forza che la Terra esercita su quel corpo. Oppure la forza che il corpo esercita sulla Terra (segue)

Risponde Luigi De Gennaro, esperto di psicofisiologia del sonno dell'Università Sapienza di Roma
Sbadigliare è un comportamento filogeneticamente molto antico, ossia è presente sin dai primi passi dell’evoluzione della specie, e la sua funzione non è ancora molto chiara (segue)

Risponde l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope
La Luna è un corpo celeste davvero affascinante. Di essa ci colpisce una curiosa circostanza: che dalla Terra ne scorgiamo, grosso modo, sempre la stessa metà

Risponde l'astronauta Luca Parmitano, dell'Agenzia Spaziale Europea
A tutti i ragazzi che vorrebbero diventare astronauti consiglio prima di tutto di essere bravi in tutto quello che sanno fare, qualsiasi cosa essa sia. Nel futuro delle missioni spaziali ci sono infatti moltissime possibilità, molte di più di quante se ne possano immaginare (segue all'interno)

Risponde il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Giovanni Bignami
Per poter vivere su Marte l'uomo dovrà lavorare un bel po'. L'ambiente marziano non è accogliente. Tanto per cominciare c'è pochissima atmosfera, e, quella poca che c'è, è composta da anidride carbonica. Poi manca il campo magnetico, che è un ingrediente molto importante per decidere dell'abitabilità di un pianeta (segue all'interno)