(ANSA) - PORTO CERVO, 09 GIU - Un fiordo naturale di fronte
all'Isola di Caprera, una terrazza che s'affaccia sul mare della
Costa Smeralda, una cucina che rispetta la tradizione locale.
Sono gli ingredienti del Tanit Fine Restaurant di Poltu Quatu, a
due passi da Porto Cervo, che ha riaperto i battenti con tante
novità per l'estate 2021.
Alla guida della cucina c'è ora lo chef Denis Mulé, rientrato al
Tanit da Londra, coadiuvato in sala dal direttore Nicola
Giorgio, di nuovo in Italia dopo una lunga esperienza alla
direzione di ristoranti di lusso in Brasile. E proprio a Poltu
Quatu l'Accademia del Gambero Rosso, con sede a Roma,
trasferisce le proprie risorse per la stagione 2021, che avranno
così modo di approfondire il loro percorso professionale in un
contesto d'eccellenza.
Poltu Quatu, dal dialetto gallurese "porto nascosto", è un
piccolo borgo marinaro che offre una vasta gamma di attività e
servizi con una caratteristica unica: è un vero e proprio fiordo
naturale, nascosto tra le tipiche rocce scolpite dal vento sul
mare cristallino della Costa Smeralda, immerso nella macchia
mediterranea, e con un porto turistico privato, anche quest'anno
Bandiera Blu, con 305 posti barca e tutti i servizi collegati.
Fulcro del borgo è il Grand Hotel Poltu Quatu, creato nel 2002
ispirandosi ad un tipico villaggio di pescatori, con 143 camere
e suite, 66 appartamenti The Reserve, ristoranti e bar punto di
incontro del jet set internazionale, piscina, spiaggia privata,
centro benessere e fitness, campi da tennis e padel, centro
congressi.
Il menù del Tanit offre proposte di mare e di terra, con
attenzione alla tradizione locale: dalla varietà di crudi del
mare, alle specialità di caviale; dagli antipasti tra i quali
spiccano ceviche con coriandolo fresco e mais croccante,
bottarga di muggine con sedano e pecorino e uovo a bassa
temperatura con asparagi, crema di grana padano e caviale Royal
Malossol, ai primi piatti che prevedono combinazioni particolari
come gli gnocchi dorati con cozze su crema leggera di pecorino,
gli spaghetti Tanit con gamberi rossi, zucchine, rucola e
pachino e la tradizionale pasta lorighittas con pesto, tartare
di pomodoro secco su battuta di burrata. Ampia la scelta tra
pesci e crostacei, che si affida anche al pescato del giorno,
nonché per le carni, che prevedono tra le specialità tipiche il
classico maialino croccante al finocchietto selvatico e le
costine di agnello e foie gras. (ANSA).