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Carbonia Film Festival, le motivazioni delle giurie sui premi

Carbonia Film Festival, le motivazioni delle giurie sui premi

"Europa, interroga ruolo cinema su identità del migrante"

Carbonia, 11 ottobre 2020, 19:36

Redazione ANSA

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Carbonia: il regista Kivu Ruhorahoza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Carbonia: il regista Kivu Ruhorahoza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Carbonia: il regista Kivu Ruhorahoza - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Un'opera che incorpora dialetticamente nella sua forma la riflessione personale e politica del cineasta". E' questa la motivazione che ha spinto la del Concorso Internazionale Lungometraggi del Carbonia Film Festival, composta da Paolo Bertolin, Marcello Sannino e Manuela Buono, ad assegnare il premio come migliore pellicola a "Europa, based on a true story" di Kivu Ruhorahoza, "Il suo film - si legge ancora nelle motivazioni - interroga il ruolo del cinema nella discussione contemporanea sull'identità e la rappresentazione del migrante. Gli interrogativi e le contraddizioni che il regista solleva attraverso il testo filmico attivano un dialogo aperto e fruttuoso con lo spettatore".

Il corto "So what if the Goats die" di Sofia Alaoui, è stato invece scelto "per la capacità di mettere in scena lo spettro delle urgenze umane, e al contempo ribaltare gli equilibri, relativizzando il senso della nostra esistenza; e per averlo fatto utilizzando un linguaggio fresco e mai lusinghiero". Il premio Miglior Corto è stato assegnato dalla Giuria Sardegna Film Network composta dalla rete dei festival di cinema sardi - riuniti sotto l'egida della Fondazione Sardegna Film Commission - di cui fanno parte Joe Bastardi, Dolores Calabrò e Massimiliano Mazzotta.

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