Addio vecchio e lungo contenzioso - durato undici anni - tra l'ex Autorità portuale del nord Sardegna e il Cipnes, Consorzio industriale provinciale nord est Sardegna, per la ripartizione delle aree e dei fabbricati davanti al mare a Olbia. Sottoscritto un atto di transazione: ora c'è una nuova delimitazione demaniale che mette d'accordo tutte le parti. Oggetto del contendere, i limiti demaniali marittimi stabiliti nel Porto Cocciani nel mese di aprile del 2005, che escludevano dal possesso del Consorzio Industriale i fabbricati ed alcune aree destinate a piazzali dello scalo industriale olbiese, successivamente poste sotto sequestro nel 2006 ed affidate in custodia giudiziaria all'Autorità Portuale.
L'accordo prevede il ritiro delle cause, con la rinuncia a qualsiasi azione risarcitoria e, soprattutto, all'avvio di una nuova delimitazione demaniale e quindi alla ripartizione delle reciproche competenze su immobili e spazi portuali. Processo, quest'ultimo, che, sulla base della transazione, proseguirà col passaggio al tavolo della commissione - composta da Capitaneria di Porto, Provveditorato alle Opere Pubbliche e Agenzia del Demanio - per la nuova delimitazione.
"Quello con il Cipnes - spiega il presidente dell'Autorità di sistema portuale Massimo Deiana - non sarà il primo ed unico atto volto a superare situazioni di stallo amministrativo. Questo accordo è l'apripista per la soluzione degli altri contenziosi in essere con il Cacip e con il Consorzio Industriale di Oristano. È nostro intendimento risolverli tutti con buon senso e ragionevolezza, evitando, in futuro, di impegnare l'Ente in procedimenti lunghi, onerosi e dagli esiti incerti, sempre tenendo fermo l'obiettivo principale di dare all'intero sistema dei porti sardi maggiore serenità e certezze operative".