(ANSA) - CAGLIARI, 18 MAG - "Oggi è una giornata importante,
l'insediamento della Conferenza permanente del turismo è un
ulteriore e importante momento di condivisione con tutti gli
attori del turismo per definire l'idea di sviluppo della
Sardegna ed è un altro passo avanti verso il modello di
governance che vogliamo dare al sistema turistico della
Sardegna". Lo ha detto l'assessora del Turismo, Artigianato e
Commercio Barbara Argiolas, oggi a Milis, nell'intervento che ha
chiuso la seduta inaugurale del nuovo organo collegiale
istituito dall'articolo 4 della legge 16 del 2017. "Non
l'ennesima cabina di regia ma un luogo per l'elaborazione di
contenuti che diventeranno operativi. Dall'approvazione della
legge alla sua attuazione - ha aggiunto l'assessora - in questi
mesi stiamo dando concretizzazione a tutto l'articolato. Entro
l'inizio dell'estate, dopo il secondo ciclo di incontri
territoriali, completeremo il processo di nascita partecipata
del Piano strategico 'Destinazione Sardegna 2018-2021', sul
quale la Conferenza si esprimerà con un documento di sintesi
nella prossima seduta, prevista a Cagliari. Infine la DMO: dopo
mesi di analisi e confronti siamo alle battute finali e il
braccio operativo che mette insieme la Regione, le Camere di
Commercio e le società di gestione degli aeroporti avrà il
compito di tradurre il Piano strategico in piano operativo, con
azioni e risorse. A regime dovrà farlo entro la primavera
precedente all'anno di riferimento, in modo da favorire una
corretta programmazione delle risorse ed una efficace attuazione
delle strategie".
Partita che si vince tutti insieme. Quella del turismo, ha
continuato l'esponente della Giunta regionale, "è una partita in
cui vinciamo tutti o perdiamo tutti e per questa ragione stiamo
insistendo sull'importanza di partecipazione e corresponsabilità
nel percorso di attuazione della nuova legge, nella costruzione
della nuova governance e nella definizione delle strategie e
delle scelte operative che verranno. Il ruolo dei territori è
fondamentale: la sfida è duplice, rafforzare il nostro segmento
di punta, cioè quello balneare, con una qualità dell'offerta
sempre crescente e sviluppare nuove stagionalità che portino
viaggiatori anche negli altri periodi dell'anno. I territori,
non solo quelli costieri ma anche quelli dell'interno, sono
parte determinante della nostra visione di Sardegna, che mette
al centro la sostenibilità, l'ambiente e soprattutto le comunità
per sviluppare una nuova offerta incentrata sul turismo attivo e
enogastronomico, su quello culturale, sui cammini, sui borghi:
tanti segmenti che devono essere integrati in filiere che
mettono in rete comunità locali, produzioni e culture".
La mattinata di lavori, ospitata nella sala conferenze
dell'ex stabilimento Pernis, ha visto la partecipazione di una
folta rappresentanza dei cosiddetti "portatori d'interesse" in
materia di turismo: esponenti del sistema Regione e
amministratori locali, rappresentati dell'ANCI, del Consiglio
delle autonomie locali, delle Camere di Commercio, dei
sindacati, dell'agenzia Forestas, degli aeroporti, delle
associazioni di categoria, dell'Università e del Mibact, docenti
universitari, operatori turistici e semplici cittadini. Dopo i
saluti dell'assessora, di Luigi Lotto e Luigi Crisponi
(rispettivamente, presidente e vice presidente della Quinta
commissione del Consiglio regionale) Josep Ejarque ha presentato
un'analisi del sistema turistico della Sardegna e tracciato un
bilancio del primo ciclo di incontri tematici territoriali che
stanno animando il percorso di costruzione del Piano strategico,
da lui coordinato, e che si sono tenuti nei giorni scorsi a
Olbia, Alghero, Sassari, Cagliari, Nuoro, Tortolì e Iglesias.
Rafforzare turismo di qualità. "Dal confronto con gli operatori
- ha detto Ejarque - è emerso che dobbiamo iniziare a ragionare
in un'ottica di mercato, lavorare sulla destination reputation
che è fondamentale nel mondo digitalizzato di oggi, migliorare
non tanto l'accoglienza ma la professionalità e la qualità,
rafforzarci sulle lingue straniere se vogliamo attirare i
turisti internazionali: insomma, dobbiamo cambiare approccio e
pensare prima di tutto a ciò che può cercare il turista in
Sardegna. Stiamo portando avanti un processo di costruzione
molto interessante perché i territori, ma soprattutto gli
operatori, si stanno rendendo conto che è il momento di
organizzarsi e lavorare per continuare a essere attrattivi e
competitivi: dobbiamo fronteggiare concorrenti molto agguerriti,
ai quali fanno gola i turisti che ora scelgono la Sardegna".
Dopo la fase di dibattito, in chiusura anche un accenno alla
legge urbanistica in discussione, richiamata anche da alcuni
interventi nel corso della mattina. "È in atto un grande e
importante dibattito regionale - ha detto Argiolas - perché
quando si parla di sviluppo e di futuro bisogna trovare un'idea
il più possibile condivisa. In questo momento, la legge
urbanistica ha alcuni nodi che però si stanno risolvendo e
partono comunque dalla consapevolezza che gli alberghi che sono
datati e che stanno quasi tutti sulla costa, per rimanere sul
mercato, hanno bisogno di essere ristrutturati e di essere
adeguati agli attuali standard internazionali. Confido che il
Consiglio regionale, con la più ampia condivisione, riesca
nell'impresa di approvare in tempi brevi una nuova legge
urbanistica". (ANSA).