(ANSA) - CAGLIARI, 17 APR - L'industria del turismo in
camping e villaggi all'aria aperta conta su 70 strutture
ricettive nell'isola e produce un fatturato di quasi 85 milioni
di euro, con un indotto indiretto di altri 75 senza contare i
trasporti. Sono alcuni dei dati emersi oggi nel primo convegno
di Faita FederCamping Sardegna, dal titolo Campeggi e villaggi
all'aria aperta: una grande opportunità per il turismo sardo.
Secondo il dossier elaborato sulla base di un questionario
compilato dalle 46 associate Faita le famiglie con i bambini
sono i principali ospiti (66%) della vacanza tra mare e pinete.
Poi le coppie, al 23%. La capacità ricettiva media è di 692
persone. Occupano soprattutto le piazzole 51%, in particolare
quelle per camper e tende. Molto richieste anche case mobili
(29%) e bungalow (18%).
Campeggio e villaggi popolati d'estate al 37% da turisti
stranieri. Gli italiani, invece, arrivano prevalentemente dal
nord. I lavoratori in Sardegna sono complessivamente 1.900
(1.200 nelle strutture Faita): l'89% dei dipendenti è sardo e
quasi il 40% conosce più lingue. Nelle strutture si prediligono
i ristoranti tipici e la vendita di prodotti enogastronomici
sardi. Come emerge dal Rapporto FAITA, le strutture associate
hanno dichiarato di promuovere gli eventi della tradizione
organizzati sul territorio, le aree naturali, i siti
archeologici, la degustazione di prodotti tipici, gli eventi
culturali e artistici, oltre alla sottoscrizione di accordi con
produttori locali. Il 70% delle strutture FAITA si impegna per
la salvaguardia dell'ambiente e del territorio. Si effettua la
raccolta differenziata dei rifiuti nel 100% dei campeggi e dei
villaggi e quasi tutti la comunicano anche in diverse lingue
straniere. Il 43% utilizza il solare termico per la produzione
di acqua calda e quasi il 25% ha installato pannelli
fotovoltaici. Il 73% ha attivato misure di riduzione dei consumi
idrici.
Molto diffuse anche la piantumazione di specie autoctone e
l'illuminazione a basso consumo. Il 47% vende prodotti biologici
per lo più locali. L'87% delle strutture accetta animali
domestici. "Penso che tutti gli operatori del settore - ha detto
Giuseppe Vacca, presidente di FAITA FederCamping Sardegna -
debbano lavorare in squadra per creare nuove opportunità e
attrarre sempre più turisti".
Ma si può fare ancora di più. "Alle istituzioni - ha
continuato - chiediamo il coinvolgimento di tutti gli
interlocutori nelle prossime scelte vitali per il settore
turistico, di poterci confrontare per migliorare l'offerta di
trasporti con prezzi più convenienti sia nei mesi estivi che in
quelli di spalla (fuori stagione balneare). Insieme, e con una
strategia unica e condivisa, possiamo farcela". (ANSA).