La maggioranza è compatta, la linea è chiara: il testo del ddl aree idonee è "la vera risposta a tutte quelle persone che hanno votato in Sardegna contro la speculazione energetica, contro la speculazione delle grandi multinazionali". Sono le parole dell'assessore dell'Industria, Emanuele Cani, che ha risposto ai giornalisti al termine del vertice di maggioranza convocato nel pomeriggio proprio per tracciare una strada "parlamentare" al disegno di legge che recepisce il decreto del Mase sulla transizione energetica.
Cani è positivo: "È stata una bella discussione nel merito, abbiamo affinato gli ultimi dettagli, però abbiamo trovato una bella maggioranza pronta a seguire bene i lavori del consiglio regionale, quindi siamo molto ottimisti". Non è nemmeno preoccupato per la battaglia da domani in Aula, "l'opposizione fa il suo, ed è giusto, ma noi siamo convinti di portare anche l'opposizione a un senso di responsabilità su un tema così importante per la Sardegna".
Il testo, dunque, non tornerà in commissione, come chiesto da alcuni in minoranza per valutarla insieme alla Pratobello 24: "c'è totale convergenza sul testo che da domani sarà in discussione in Consiglio regionale, la riunione di oggi si è concentrata soprattutto nel merito di vari articoli e dei vari emendamenti che saranno presentati".
Nessun imbarazzo davanti al popolo dei comitati che torna a manifestare sotto il palazzo: "Abbiamo anche culturalmente grande attenzione verso tutte quelle attività frutto di una partecipazione popolare - risponde l'assessore -. Però la cosa che ci dà forza è che noi siamo convinti che la nostra proposta di legge sia la vera risposta a tutte quelle persone che hanno votato in Sardegna contro la speculazione energetica".
Anche per l'assessore degli Enti locali, Francesco Spanedda nessun dubbio che sia la strada da percorrere: "Il testo ha l'impostazione corretta, è un sistema di indicazioni a tutela del territorio da un lato e di individuazione di alcune aree, molto chiaramente circoscritte, per la realizzazione di fonti di energia rinnovabile dall'altro - spiega -. Questo testo si inserisce all'interno del quadro normativo nazionale, non perché siamo supini rispetto alle indicazioni del governa, ma perché così si rende questo testo robusto per eventuali impugnazioni".
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