L'approvazione dello stanziamento
di 30 milioni da destinare alla "riorganizzazione delle
partecipazioni strategiche nel settore dei trasporti aerei e per
la realizzazione dei necessari investimenti" ha riacceso il
dibattito nell'Aula del Consiglio regionale, che continua a
oltranza i lavori sull'assestamento di bilancio per arrivare al
via libera definitivo entro la serata.
La minoranza ha stigmatizzato la poca trasparenza
dell'operazione che riguarda l'acquisto di quote di
partecipazione nella futura holding che gestirà i tre scali
sardi dopo la fusione anche con Cagliari.
"Il tempo di giocare a nascondino è finito - ha ribadito il
vice capogruppo di Fdi Fausto Piga, che già nei giorni scorsi si
era scagliato contro la misura -: accantonare trenta milioni per
una anonima partecipazione della Regione negli aeroporti, senza
il dettaglio della loro destinazione, è un atteggiamento
irrispettoso del consiglio e dei sardi. Se avete in mente di
rivedere il ruolo della Regione all'interno degli aeroporti ne
avete facoltà, ma dovete essere chiari".
Posizione analoga per il capogruppo dei Riformatori Umberto
Ticca: "Non potete accantonare 30 milioni che potrebbero servire
per le emergenze dell'Isola senza essere chiari sulla loro
specifica destinazione". Nello stesso articolo sono previsti
anche 170mila euro per l'affidamento di una consulenza di
analisi e studio proprio sulla partecipazione societaria negli
scali.
Per la giunta è stata l'assessora dei Trasporti Barbara Manca
a dare una risposta sul tema: "Sull'operazione degli aeroporti
la giunta si inserisce in un discorso già avviato negli anni
precedenti - ha chiarito in Aula -. In questo momento non si può
scendere nel dettaglio dell'utilizzo perché abbiamo necessità di
una consulenza di diritto societario per definire il quadro di
riferimento nel quale la Regione si deve inserire, una volta
avuto il quadro chiaro potremo agire".
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