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Radiologia oncologica al palo, stop di 5 mesi al Businco

Radiologia oncologica al palo, stop di 5 mesi al Businco

Malati costretti a curarsi fuori dall'Isola. Commissione a Nuoro

CAGLIARI, 06 giugno 2023, 17:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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È sempre più alto l'allarme in Sardegna per lo stallo del servizio di radiologia oncologica di tutta la regione. Dopo la conferma dello stop per cinque mesi della struttura dedicata alla cura radiologica dei tumori alla mammella e alla prostata dell'ospedale Businco di Cagliari, si levano le proteste.

"Il servizio di radioterapia oncologica sardo è al collasso - denunciano Daniele Cocco, vice presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale e il collega di Avs Eugenio Lai - con il personale ormai stremato per l'eccessivo carico di lavoro: la radioterapia dell'ospedale San Francesco di Nuoro sta chiudendo per la mancanza di tecnici, la struttura di radioterapia oncologica del Businco di Cagliari, punto di riferimento per tutta la Sardegna, si fermerà fino al prossimo 30 ottobre, la radioterapia di Sassari si trova in estrema difficoltà, il Mater Olbia non riesce più a garantire il servizio per l'eccessivo carico di pazienti provenienti da tutta la Regione".

Per questo i consiglieri di opposizione chiedono la convocazione urgente della commissione Sanità con l'audizione dell'assessore Carlo Doria, simbolicamente a Nuoro. Lo stop alle terapie radiologiche a Cagliari, con l'invito degli specialisti a recarsi in altre strutture nazionali, è dovuto a "rinnovo tecnologico". Lo ha spiegato lo stesso assessore Doria: "Al Businco l'opera di rinnovamento del parco macchine è necessaria, i macchinari che ci sono sono obsoleti e devono essere sostituiti o andare in manutenzione - chiarisce -, ma con i nuovi macchinari si avranno prestazioni più moderne e saranno necessarie meno sedute".

Non ci sta la collega di maggioranza, consigliera regionale di Fi, Alessandra Zedda, che giudica "intollerabile la programmazione della chiusura del reparto per cinque mesi senza aver prima definito valide alternative per i tanti pazienti affetti dal tumore al seno e alla prostata e per i quali la radioterapia, se effettuata tempestivamente e senza interruzioni, rappresenta la via maestra per la guarigione". Zedda fa appello a Doria perché intervenga "per raggiungere rapidamente una soluzione urgente e soddisfacente per tutti i pazienti".

DOPPIO INCONTRO, IN REGIONE E AL BROTZU - Un incontro mercoledì 7 all'assessorato della Sanità per individuare la strategia da adottare per rafforzare gli altri centri di radioterapia oncologica dell'Isola, in supporto all'intervento programmato al Businco che per cinque mesi interromperà le cure ai pazienti malati di tumore alla mammella e alla prostata. Lo ha convocato l'assessore regionale Carlo Doria che incontrerà i vertici dell'Arnas Brotzu, dell'Asl di Nuoro, dell'Aou di Sassari e del Mater Olbia.

"Ormai da anni la radioterapia dell'ospedale Businco deve far fronte a continui disagi e interruzioni dei trattamenti a causa dei frequenti guasti di macchinari obsoleti", spiega Doria che sui tempi precisa che "le operazioni per la sostituzione sono già iniziate da aprile. Purtroppo anche la disponibilità delle aziende fornitrici, impegnate in tutta Italia con interventi analoghi, ha stretto ulteriormente i margini operativi. È inevitabile che tutto ciò crei un disagio, ma questo non significa che i pazienti saranno lasciati a loro stessi, né rinunceremo a erogare le cure". Nello specifico "l'operatività della radioterapia che resterà in funzione sarà implementata di almeno 12 ore e abbiamo già pubblicato una manifestazione di interesse per potenziare il servizio al San Francesco di Nuoro". In valutazione anche soluzioni per aumentare la capacità del Mater Olbia, il cui servizio attualmente è in funzione dalle 8 alle 18.

Nel frattempo l'Arnas Brotzu ha convocato per giovedì alle 12 i sindacati e le Rsu per discutere dell'emergenza radioterapia, ma la Cgil e Fp di Cagliari stigmatizzano le modalità di comunicazione, arrivata - dicono - tardivamente. "Con una circolare si segna il destino di centinaia di pazienti oncologici lasciati senza cure in cambio della promessa dei macchinari migliori d'Italia, che arriveranno fra 5 mesi mentre quelli attuali vengono messi subito fuori uso - sostengono - è vergognoso quanto sta accadendo al Businco di Cagliari, l'ennesima dimostrazione della totale inadeguatezza e assenza di programmazione da parte di chi governa la sanità. Soltanto oggi, dopo che la vergogna è diventata notizia pubblica, l'Arnas Brotzu ha convocato i sindacati".

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